48 l’ ANTICO VENETO MAGISTRATO DEI BENI INCULTI Mentre con Decreto 4 maggio 1 562 il Senato nominava una Commissione con l’incarico di rivedere, con l’aiuto di un Ragioniere, l’amministrazione dei beni inculti, di sistemarla, di sentire gli interessati e di prendere tutti quei provvedimenti che avesse ritenuti necessari « acciò che sia posto fine et silenzio in tutto alle differenzie et rumori et possendo essere continuati et finiti li Ritratti secondo la mente et intenzione della Signoria », il Magistrato con susseguente Terminaziosne 4 maggio 1 564 stabiliva le seguenti norme pel regolare funzionamento ddH’ufficio, comandando ai « ministri delli Beni inculti et a cadaun di loro a chi aspetta che sotto pena di privation delli loro officii et de ducati cento da essere applicati all’accusator qual sii tenuto secreto, se altramente faranno che de caetero debbano osservar l’ordine infrascritto », e cioè : « che scriver debbano le concession et ven-dition in un libro ordinario con il suo alfabetto. « Item le sententie, termination et altri atti che alla giornata saranno fatti per il ditto officio, in un altro libro ordinario con el suo alfabeto come di sopra. « Item le lettere di cadauna sorte in uno altro libro ordinario con il suo alfabetto. « Item li mandati similmente de cadauna sorte in un altro libro ordinario con el suo alfabetto ut supra. « Item le citation in uno altro libro. « Item le scritture che si haveranno da registrar per causa de tutte le predette cose le debbino registrar nel li detti libri dove saranno chiamate o nominate, et il tutto faccino illico, fatte le sententie, terminationi, concessioni et venditioni et altri atti come di sopra, sottoscriver dalli magnifici Provveditori che le faranno. (( Et alle già fatte che non sono registrate nelli libri ordinari facciano in un libro ordinario alfabettado un inventario di tutti li processi con le loro terminationi et atti quando cumque che si ritrovano fin hora fatti nel detto loro officio. « Et acciò che alcuno de detti Ministri non possi in alcun