PER LE PROVINCIE VENETE E DI MANTOVA 101 II fatto che il veneto Ministro dei Lavori pubblici, On. Giovanni Giuriati, nell’istituire i Provveditorati alle opere pubbliche pel Mezzogiorno e le Isole (D. R. 7 luglio 1925 n. 1 173), è ricorso a quegli organi idraulici dell’antica Repubblica che nei secoli hanno dato ammirabile prova di benefici risultati, nell’intento di dare al Mezzogiorno ed alle Isole quello sviluppo dei lavori pubblici che è ritenuto necessario per la redenzione di quei territori, dimostra l’importanza di tali organi e la necessità di dare loro libertà di movimento ('). Soltanto chi ha operato in Consorzi e bonifiche e nella rete di interessi e di questioni nascenti dalle acque, prima e dopo la istituzione del Magistrato, può giudicare della utilità di questo Istituto. E non soltanto utilità per gli enti e per i singoli, ma anche per lo Stato. Il contatto continuo del funzionario governativo con gli enti di bonifica e con gli altri organismi ; con i bisogni della Regione ; con i problemi idraulici ; con le questioni nascenti da una quantità di interessi in continuo movimento ; con le persone aventi rapporto con tali enti, con tali interessi, con i corsi d’acqua ; la conoscenza dei territori e dei loro bisogni ; la possibilità di vedere con rapidità ciò che necessita ; la possibilità di prendere d’ ur- (L) « Quello che invece dobbiamo volere è un decentramento amministrativo della politica dei lavori pubblici, con la creazione di organi regionali, quali si sono avuti coi Provveditorati alle opere, che sburocratizzando l’amministrazione dei lavori pubblici pongano in immediato contatto con le esigenze locali. Fin dai suoi tempi il Jacini riconosceva che una delle condizioni indispensabili alla rinascita delle Provincie meridionali è « che il Ministero dei Lavori Pubblici possa farvi una lunga dimora ed esercitarvi un’influenza indiretta sulla operosità locale». « Ora non è possibile « far dimora » nel Mezzogiorno stando a Roma, dove tutti i problemi tendono ad assumere un profilo uniforme lontano dai molteplici e complicati aspetti del nostro Paese » (Avv. CARLO PETROCCHI, Per una più larga politica dei lavori pubblici e sui mezzi per attuarla, in Rivista «Acque e Trasporti», 1926, pag. 85). E così è pel Magistrato alle acque.