doge: marino «rimaci. 87 presentante il Capitolo patriarcale di Aquileia (v. n. 18), il Bissoni, e Marco Querini ed Andrea Morosini, rappresentanti la Signoria di Venezia (decreto del Senato 31 luglio passato), conclusero quanto segue: Essendo stati, nella costruzione della fortezza di Palma, occupati beni spettanti al Capitolo suddetto nelle ville di Palmada, San Lorenzo e Ronchis, e riconosciuta la convenienza di risarcirlo, il Bissoni cede alla Signoria veneta ogni diritto d’esso Capitolo nei detti luoghi, come pure in Sottoselva, dai quali per-cepjva annualmente staia 218 e pesenale 1 di frumento, st. 76 e pes. 5 di avena, st. 38 e pes. 4 di miglio, st. 3 di fave, e congi 246 e secchio 1 di vino. In compenso eguali quantità di derrate saranno in avvenire pagate dalla camera di Udine al Capitolo, al quale, per le giurisdizioni temporali cedute, si assegnano ancora due. 200 da 1. 6.4 1’ anno da pagarsi dalla detta camera. Col presente non sarà derogato al decreto del Senato 29 gennaio 1533, relativo ai terreni occupati da opere fortificatorie che non sono da compensare ad alcuno (v. n. 41). Sottoscritta dai tre contraenti. Fatto in Venezia in casa del Querini a S. Maria Formosa. — Testimoni : Giov. Battista Boldrini mansionario nella chiesa della SS. Trinità, Francesco del fu Jacopo Prevasio, nunzio della città di Udine in Venezia, e Girolamo del fu Stefano de’ Rossi veneziano. 21. — 1597, Novembre 4. — c. 15 t.° — Breve di papa Clemente VIII, ad perpetuavi rei memorìam. Esposto come, per la morte di Alfonso d’Este duca di Ferrara senza lasciar discendenti, sia quel ducato devoluto di pien diritto alla' Chiesa per estinzione della schiatta feudataria, e come Cesare d’Este pretenda aver diritto alla successione in quel, principato ; il pontefice intima al medesimo di desistere, entro 14 giorni, da ogni pretesa sotto pena di scomunica e di altre severissime comminatorie, e di restituire alla- S. Sede quanto già avesse occupato nel ducato o percepito di rendite di esso. In pari tempo lo cita a presentare nel detto termine le sue ragioni al competente tribunale. Perchè poi il presente arrivi a notizia d’esso Cesare, oltre le intimazioni personali a lui o a’ suoi rappresentanti, il papa ordina-sia publicato ed affisso nelle basiliche lateranense e vaticana e in Campo de’ fiori a Roma e nelle cattedrali di Bologna e di Cervia (v. n. 22). Dato a Roma presso S. Marco. — Sottoscritto da M. Vestri Barbiani. 22. — 1597, Novembre 5. — c. 17. — Breve del papa Clemente Vili al doge. Accredita presso la Signoria il vescovo di Ancona (Carlo Conti) quale suo speciale inviato, restando in funzioni il nunzio ordinario vesc. di Ameria (Antonio Maria Graziani). La missione riguardava le cose di Ferrara (v. n. 21 e 23). Dato come il n. 21. — Sottoscritto da Silvio Antoniani. 23. — S. d. (1597 Novembre?) — c. 21. — Sommario (in volgare) dei diritti della Chiesa sopra Ferrara (esteso da monsignor Bonfioli [Antonio ?] bolognese). Le fonti di tali diritti sono : le concessioni degli imperatori, le dichiarazioni e