DOGE: NICOLÒ DA PONTE. 23 leghe dei Grigioni al doge e al Senato (in volgare). Mandano Bartolomeo Stampa signore di Rhàziins ed Hohentruns, capitano e governatore della Valtellina, con facoltà di rinnovare la convenzione allegato B, già confermata il 20 marzo 1561, ed all’opportunità anche di modificarla, promettendo di osservare quanto egli stipulerà. Data a Coira. Allegato B: 1554, ind. XII. Giugno 20. — Il n. 30 del libro XXIII. 76. — 1579, Dicembre 12. — c. 97. — Don Giovanni di Zuniga viceré di Napoli a Cristoforo de Salazar segretario dell’ ambasciatore spagnuolo a Venezia (in spagnuolo). Essendosi Agostino e Girolamo Grimaldi di Napoli obligati a portare in quella città, dove eravi penuria, 25,000 staia di grano dalla Puglia, ed essendo occupate tutte le regie navi nell’ armata fuor d’Italia ; il primo invita il secondo a chiedere alla Signoria veneta che questa permetta il noleggio di navi pel trasporto, ed ordini ai rettori delle sue terre marittime di non molestare le navi stesse che per necessità vi approdassero ; guarentendo il viceré il pagamento dei noli e il rinvio dei legni tosto scaricati (v. n. 77). Data a Napoli. — Sottoscritta dal viceré. 77. — 1579, Dicembre 30. — c. 97. — Memoriale presentato al Collegio dal segretario all’ ambasciata di Spagna in conformità del n. 76. 78. — 1579, Gennaio 16 (m. v.). — c. 95 t.° — Lorenzo Massa segretario ducale dichiara (in volgare) che, chiamato in Collegio dal doge, questi gli consegnò i due diamanti legati in anelli d’ oro che il granduca di Toscana aveva donato ai due ambasciatori veneti andati alle sue nozze; e che, riconosciute le gemme da Giovanni Michele, uno di quelli, il Collegio deliberò che esse si riponessero nel tesoro di S. Marco, ed all’ uopo furono consegnate a Girolamo da Mula procuratore e cassiere della chiesa. — Sottoscritta dal dichiarante (v. n. 71). Segue il verbale della successiva reposizione delle due gemme, che si descrivono, nel detto tesoro. — Vi sono nominati: Alvise Vitali, Rocco Scariza diamantaio, Domenico comandador, Vincenzo Rizzo e Gabriele Ottoboni, ambi gastaldi, Battista Gaiazoli e Giovanni Bobovich, fanti, tutti della procuratia di S. M., e Trivulzio Levrotti. — Sottoscritto da Alfonso Spino notaio della procuratia. 79. — 1580, ind. Vili, Marzo 3. — c. 96. — Istrumento in cui si dichiara che Cosimo Benvenuti cav., Mario Zurla ed Antonio Figati, ambi dott. in leggi, provveditori della città di Crema, alla presenza di Gian Domenico Cicogna ivi podestà e capitano, in esecuzione di deliberazione di quel consiglio generale, offrirono al papa Gregorio XIII il nuovo palazzo di quel comune, posto sulla piazza maggiore, per abitazione del nuovo vescovo venturo e dei suoi successori.