82 COMMEMORIALI, LIBRO XXVI. 2. — 1500, ind. Ili, Luglio 17. — c. 1741.° — Il viceré di Sicilia fa sapere a tutti gli ufficiali del regno avere il re emanata la prammatica sanzione allegata, ed ordina che sia da tutti osservata e fatta osservare. Data in Palermo. -— Sottoscritta da Giovanni de la Nuga (viceré), Giovanni Maij e Benedetto (Ram ?), e per la fedeltà della copia da Stefano Macri segretario. Allegato: 1500, ind. Ili, Marzo 31. — Ferdinando (V) re di Castiglia, Aragona, Leon, Sicilia, Granata, Toledo, Valenza, Galizia, Maiorca, Siviglia, Sardegna, Cordova, Corsica, Murcia, Jaen, Algarvia, Algeciras, Gibilterra e delle Isole Canarie, conte di Barcellona, signore di Biscaglia e di Molina, duca di Atene e Neopatria, conte di Roussillon e Cerdagne, marchese di Oristano e di Goceano, ad istanza di Enrico Enriquez, regio maggiordomo maggiore ed ammiraglio maggiore di Sicilia, vieta ai suoi sudditi di quest’ ultimo regno di esigere o togliere naufragium aliquod dalle navi dei cristiani amici che riparano nel regno stesso per fortuna di mare, ne possano quei legni, nè le persone e le merci imbarcatevi, esser ivi sequestrati. Ordina poi a tutti gli ufficiali del regno di osservare e far osservare rigorosamente questo decreto. Data a Siviglia. — Munita del sigillo comune del regno di Sicilia. — Sottoscritta da Giovanni Ruiz de Calcena vice protonotario generale. La presente fu portata dal segr. due. (Giov. Battista Padavino) di ritorno dalla Sicilia. 1510, Febbraio 24. — V. 1509, n. 55. 1513, Ottobre 6. — V. 1601, n. 71. 1514, Giugno 3. — V. 1601, n. 71. 3. — S. d. (1536, Aprile 28*). — c. 511.° — Bolla di papa Paolo III, ad perpetuami rei memoriam. Ricordato come Clemente VII, ad istanza del doge Andrea Gritti, abbia confermato a questo e successori il giuspatronato della chiesa di S. Giacomo, di Rialto, con diritto di presentarne il rettore che doveva avere privilegi eguali ai beneficiati di S. Marco ; a nuova supplica d’ esso doge istituisce nella detta chiesa un beneficio perpetuo presbiteriale semplice con diritto al doge di presentarne al primicerio di S. Marco il titolare ad ogni vacanza, e di dividere le rendite della chiesa fra questo e il rettore. (') Questa data é portata dall’ originale esistente all’ Archivio di Stato nella busta IX delie « Bolle ed atti della Curia romana » al n. 347. 4. — 1554, Ottobre 23. — c. 34. — Ferdinando Francesco d’Avalos, marchese di Pescara, procuratore speciale di Filippo II re di Napoli e di Gerusalemme e principe di Spagna, presentatosi al papa Giulio III, gli presta omaggio ligio e giura : Il re sarà fedele alla S. Sede pei detti regni, trattane Benevento e il suo territorio ; non contribuirà a danni del papa e della S. Sede, non ne rivelerà i secreti, impedirà che altri danneggi quella, non potendolo, ne la informerà ; difenderà contro chiunque il papato, lo aiuterà a ricuperare e conservare le regalie di S. Pietro ; osserverà tuttociò e quanto altro gl’ in-