doge: NICOLÒ DA PONTE. 29 105. — 1582, Ottobre 1. — c. 116 t.° — Ferdinando arciduca d’Austria, duca di Borgogna, Stiria, Carintia, Carniola e Wirtemberg ecc., conte di Abs-burgo e del Tirolo ecc. Avendo saputo da lettere di Vito Dornberg ambasciatore imperiale a Venezia che quella Signoria consente a far decidere da commissari dei due potentati le questioni vertenti fra gli uomini di San Vito del Cadore, del Cadore ed altri sudditi veneti, e quelli di Ampezzo, Toblacco e Sesto, sudditi arciducali, nonché fra gli abitanti di Tesino, Cinte e Castello ed altri arciducali e quelli di Lamone ed altri veneti ; si dichiara pronto a tale concordato, e nomina all’ uopo suo commissario Baldassare Trautson barone in Sprechen-stein e Schrowenstein, maresciallo ereditario della contea del Tii-olo e capitano in Bove reto, dandogli le necessarie facoltà, e promettendo di approvarne l’operato (v. n. 104 e 106). Data in Innsbruck. — Sottoscritta da Giustiniano Moser (cancelliere) e da Corrado Dietz (segretario). Nicolò Bozzetta della Valle di Fiemme not. apost. ed imp., cancelliere del Trautson dichiara autentica la copia del surriferito documento (v. n. 108). 106. — 1582, ind. X, Ottobre 1. — c. 128. — Adunati nel papillione di Cortina di Ampezzo gli uomini del comune di Ampezzo del Cadore, elessero a loro procuratore Sebastiano dal Fabro (a Fabris), Simone e Gaspare Ghidini, di Cortina, dando loro facoltà di rappresentarli nelle questioni per confini col comune di S. Vito del Cadore, coi consorti di Montis Vallis (di Valle) ed altri comuni del Cadore, davanti ai commissari nominati nel n. 114; e di fare quanto sarà necessario per l’accordo, promettendo di approvarne l’operato. Fatto come sopra. — Testimoni: Gian Antonio Ghidini ufficiale in Cortina, Iacopo de Apollonio meriga, Iacopo de Stefano e Andrea de Zangrando, sindici ordinari, del centenario di Ampezzo. Fatto nella casa del pievano di Ampezzo. — Testimoni : Iacopo Palatini di Pieve di Cadore e Barnaba di Carbogno da Padula di Comelico. — Atti Odorico Soldano not. e cancelliere del Cadore (v. n. 105 e 107). 1582, Ottobre 26. — Adunati di nuovo i detti uomini, col loro consenso i tre procuratori qui sopra nominati rimettono al commissario arciducale Baldassare Trautson (v. n. 105), la tutela dei diritti del comune di Ampezzo, promettendo di approvare il di lui operato in argomento. Fatto come sopra. — Atti di Nicolò Ghidini hot. imp. di Cortina (v. n. 108). 107. — 1582, Ottobre 17. — c. 125 t.° — Adunati nel pavion di Auronzo : Mario di Zandico meriga, Lucano Monigo e Girolamo Bombasei, suoi ladadori, Lucano de Zorzi, Pietro di Zandiaco, Francesco, Giovanni, Floriano e Silvestro de Cataruzza, Nicolò, Pietro e Domenico Bombasei o Bonmassei, Cristoforo, Battista Forabosco, Cristoforo de Lace, Battista, Giovanni, Nicolò e Bartolomeo de Filippo, Zanmone, Paolo, Su al, Apollonio, Paolo, Lucano, Liberale, Giuseppe, Antonio, Apollonio e Domenico da Larese, Giovanni de Zanino, Melchiorre, Baldassare, Simone, Girolamo, Giacomo e Gerardo da Corte, Giovanni Zanutto, Bai-