20 COMMEMORIGLI, LIBRO XXIV. Allegato C: 1578, Marzo 7. — Filippo II re di Spagna, delle Due Sicilie, di Gerusalemme, duca di Milano, al governatore e capitauo generale di questo ultimo stato (in spagnuolo). In seguito ad uffici dell’ ambasciatore veneto residente presso di lui, ordina che la convenzione allegato A sia da esso governatore ratificata in regio nome in forma esecutoria. Data a Madrid. — Sottoscritta dal re, e col vidit del principe di Melilli (un Moncada), di Ramondetus, Leva (Andrea Ponce de ?), Herrera (Leonardo de), Filiodoni (Danese) e Cayas. 65. — 1578, Settembre 7. — c. 94. — Il gran maestro di Malta al doge (in volgare). Sapendo di pressioni che vengono fatte sul Senato da interessati nella nave Balbiana- perchè non sia tolto il sequestro posto sulle commende del-1’ Ordine, come era stato decretato dalla Signoria, dimostra non corrisponder ciò alla deferenza usata dall’ Ordine stesso restituendo le proprietà di turchi da esso apprese come contrabbando sul galeonetlo Torniello e offrendo di rispettare le cose degli infedeli naviganti sotto bandiera veneziana. Le cortesie usate in Venezia all’ ambasciatore dell’ Ordine e la costante amicizia di quella fanno sperare al gran maestro di non esser costretto a proteste presso il papa ed i principi cristiani contro le pretese che l’Ordine paghi danni dati da corsari sconosciuti. Se l’Ordiue sarà provato responsabile dei detti danni, farà il suo dovere. Accredita presso il doge il ricevitore fra’ Raineri La Latta. Data a Malta. — Sottoscritta dal gran maestro (Giovanni 1’ Evèque de) la Cassière. 66. — 1578, Novembre 22. — c. 75. — Annotazione dell’ investitura feudale della contea di Joppe, data dal doge a Tomaso del fu Giorgio Contarini rappresentato (essendo indisposto) da suo zio Alvise del fu Giovanni Priuli (procura 21 corr. in atti di Vittore de’Maffei not. veneto); il che fu fatto nella sala del Collegio. 67. — 1578 Gennaio 16-21 (m. v.). — c. 75 t.° — Relazione in volgare della venuta a Venezia degli arciduchi d’Austria Ferdinando zio e Massimiliano fratello dell’ imperatore, di un figlio del primo, di Ferdinando principe di Baviera e di un principe di Brunswich. Giunsero in Venezia il 18, furono alloggiati in casa di Andrea Dandolo alla Giudecca; si descrive poi la'serie delle cerimonie, degli spettaccoli e dei divertimenti offerti loro o fatti in loro onore, fra i quali la commedia a S. Polo nel luoco ordinario, una visita all’ arsenale, una seduta del Maggior Consiglio, un banchetto in casa del consigliere ducale Giovanni Michele cav., una caccia in barca alla Giudecca, una esposizione del tesoro di S. Marco nella quale occasione arse un quadro della Madonna (di Tiziano), una regata, una festa con cena e ballo in casa di Girolamo del fu Andrea Cornaro. Partirono il 23 per Chioggia ove, accolti da quel podestà Pietro Morosini e pernottato, si diressero'il di seguente a Papozze e quivi furono incontrati dal duca di Ferrara al quale andavano in occasione delle sue nozze