DOGE: GIOVANNI BEMBO. 141 Allegato F : 1617, ind. XV, Gennaio 14. — Ducale (in volgare) con cui si dà facoltà a Pietro Gritti ambasciatore in Spagna di trattare e concludere per la pacificazione d’Italia e segnatamente per le vertenze coi rappresentanti del-1* arciduca Ferdinando per causa degli Uscocchi. — Di più gli si delega la rappresentanza del duca di Savoia. Data nel palazzo ducale di Venezia. — Sottoscritta da Andrea Suriano segretario. 67. — 1617, Settembre 27. — c. 148 t.° — Versione in volgare del documento precedente, omessi gli allegati (v. n. 68). 68. — 1617, Settembre 29. — c. 152. — Lettera (in volgare) di Pietro Gritti al duca di Lerma. Scriverà a Venezia perché si inviti il duca di Savoia ad eseguire senza indugio il trattato n. 66, come gli chiese il segretario Arostegui. Circa la pattuita restituzione di navi e di merci, che si dovrebbe fare a Napoli, dice sapere che il duca di Ossuna dichiara non volervisi acconciare, e ne avverte il Lerma, pregandolo di procurare che sia adempiuto senza tergiversazioni quanto fu stabilito (v. n. 69). Data a Madrid. 1617, Settembre 29. — V. 1617, Settembre 6, n. 62. 69. — 1617, Ottobre 1. — c. 1521.° — Il duca di Lerma risponde (in spagnuolo) alla lettera n. 68 : persuaso dello zelo del Gritti per contribuire all’ esecuzione dello stipulato nel n. 66, promette di adoperarsi onde siano effettuate le restituzioni ; si scriverà al viceré di Napoli e a don Pietro de Leyva perchè non vi mettano difficoltà (v. n. 70). Data a Lerma. — Sottoscritta dal duca. Segue (a c. 153) la traduzione in italiano del documento. 70. — 1617, Ottobre 2. — c. 153. — Filippo III re di Spagna al duca di Ossuna (Pietro Tellez Giron) viceré e capitano generale nel regno di Napoli (in spagnuolo). A richiesta dell’ ambasciatore veneto gli ordina di far restituire i navigli e le merci di veneziani catturate nell’ Adriatico dai regi sudditi, in modo che nulla manchi, e cosi pure la nave Rossa arrestata in Brindisi (v. n. 69 e 71). Data a Lerma. — Sottoscritta dal re e da Antonio di Arostegui. Segue (a c. 1531.°) la versione in italiano. 71. — 1617, Ottobre 2. — c. 154. — Ordine conforme al precedente, a don Francesco (de Lemos conte) di Castro duca di Taurissano viceré e capitano in Sicilia (v. n. 70 e 72). E sua traduzione in italiano.