doge: marino grimani. 83 combe per le bolle di Giulio II d’infeudazione ed investitura ; non s’immi-schierà nell’ elezione del re od imperatore dei Romani e di Germania, e del signore di Lombardia e di Toscana ; nè accetterà per sè tali dignità, o s’im-mischierà nel governo di quei paesi ; non acquisterà mai in alcun modo il principato di Benevento, la Campagna e la Maremma (Romane ?), il ducato di Spoleto, la Marca d’Ancona Patrimonio di S. Pietro, la Toscana, la Romagna, Roma, Perugia, Città di Castello, Bologna, Ferrara, Avignone, il contado di Venaisin, o altro qualsiasi possedimento della Chiesa ; nè accetterà governo od ufficio in detti luoghi ; i quali non occuperà nè permetterà sieno occupati da altri ; non favorirà scismatici, eretici o nemici della fede, ma li perseguiterà sino a che si convertino. Fatto in Roma presso S. Pietro. — Sottoscritto dal d’Avalos, dal papa « Capo della Chiesa Epìscopo » e dai cardinali Giov. Pietro (Caraffa) vesc. di Ostia, Rodolfo (Pio) di Carpi, Giovanni (Alvares de Toledo) vesc. di Albano detto di Compostella, Michele de Sylva, Giovanni Morone, Bartolomeo della Cueva, Federico Cesi, Girolamo Verallo, (Giovanni) Angelo de’ Medici, Giulio, (della Rovere ?) detto di Perugia, Gian Michele Saraceno, Giovanni (Ricci Poliziano) di S. Vitale, Giovanni Andrea (Mercurio) detto di Messina, Giacomo du Puy, Fabio Mignanelli, Giov. Battista Cicala di S. Clemente, Girolamo (Capo di ferro) di S. Giorgio, Innocenzo del Monte, Alvise Cornaro. Il documento è in volgare, verisímilmente traduzione (v. n. 34). 1560. — V. 1601, n. 71. 1568. — V. 1601, n. 71. 1575. — V. 1601, n. 71. 1577. _ y. 1601, n. 71. 1578. _ V. 1601, n. 71. 1593. Gennaio 29. — V. 1597, Ottobre 31, n. 20. 1593. — V. 1601, n. 71. 1595. Marzo 4. — V. 1597, Settembre 13, n. 16. 5. — 1596, Novembre 7. — c. 35 t.° — Breve di papa Clemente Vili al primicerio pro tempore di S. Marco di Venezia. In seguito ad istanze della Signoria, e in considerazione del lustro di quei tempio,- dà facoltà al destinata-rio di conferire gli ordini minori agl’ idonei, di usare della mitra, del pastorale e delle altre insegne pontificali nella basilica e nelle chiese dipendenti da essa; di benedire gli arredi sacri per uso delle chiese stesse quando non implichi sacra unzione, e di impartire in S. Marco la solenne benedizione al popolo quando non vi sia un prelato superiore. Dato a Roma presso S. Pietro. — Sottoscritta da M. Vestri Barbiani. Altra copia trovasi a c. 54. • 6. — 1596, Novembre 29. — c. 1. — Memoriale (in volgare) presentato in questa data dal nunzio pontificio al doge. Espone che avendo ottenuto dalla Si-