138 commemoriali, libro xxvii. Enrico di Bauffremont marchese di Senecey ambasciatore francese presso di lui, e di Ettore Pignatelli duca di Monteleone suo ambasciatore in Francia, a Luigi XIII, re di questo paese e di Navarra, la sua buona disposizione per ricondurre la pace in Italia ; esso re Filippo fece proporre, in Madrid, fra i 18 e i 21 giugno, quanto sta nell’ allegato A da don Francesco di Sandoval e Boyas duca di Lerina e marchese di Denia, presenti Antonio Caetani arcivescovo di Capua nunzio del papa, l’ambasciatore dell’imperatore e di Ferdinando re di Boemia (v. n. 56, 57, 58), e Pietro Gritti ambasciatore di Venezia. Ed essendo state le dette proposte dichiarate impegnative col documento n. 61, il re di Francia incaricò Nicola Brulart signore di Sillery cancelliere di Francia e di Navarra, Guglielmo du Vair guardasigilli, Nicolò de Neufville sig. di Villeroy, primo segretario di stato, Pietro Jeannin consigliere di stato e sovraintendente alle finanze, e Pietro Brulart visconte di Puisieux segr. di st., di trattarne con Ottaviano Buono e Vincenzo Gussoni ambasciatori veneti ordinario e straordina-presso di lui. E quelli, coll’ intervento di Guido Bentivoglio arcivesc. di Bodi nunzio papale, persuasero questi ad accettare le dette proposte, come col presente si dichiarano accettate ed accordate fra le parti per essere osservate, e il re Luigi ne sta mallevadore, promettendo inoltre che sarà eseguito il trattato di Asti del 22 giugno 1615 per quanto riguarda le questioni fra i duchi di Mantova e di Savoia e la cessazione della guerra in Piemonte. Seguono gli allegati, indi si dichiara che per la definitiva conclusione di quanto sopra il Buono e il Gussoni trasmisero i loro poteri al Gritti per le ratificazioni necessarie entro 25 giorni, che saranno pure date dal re di Spagna, il quale farà cessare le sue genti dalle ostilità, e dal Khevenhiller (v. n. 63). Fatto a Parigi. — Sottoscritto dal Bentivoglio, de Neufville, Jeannin, Brulart, dal Buono e dal Gussoni. 1617, Settembre 26. — Il duca di Lerma quale rappresentante del re di Spagna dichiara (in spagnuolo) di approvare quanto sopra in ciò che riguarda esso re conformemente al trattato di Àsti ; e il Gritti lo approva in nome di Venezia. Fatto in Madrid. — Sottoscritto dai dichiaranti. 1617, Settembre 29. — Antonio di Arostegui cav. di S. Jago ecc. e segretario di stato del detto re certifica la conformità della copia qui sopra col suo originale. Data a Madrid. Allegato A: 1617, Giugno 18-24. — Proposte (in spagnuolo) presentate come sopra, circa le questioni fra Venezia e l’arciduca Ferdinando: Se questi porrà presidio in Segna, quella gli restituirà un luogo (una plctza) nell’Istria vicino ai di lui stati, a scelta di esso e dell’imperatore. Quest’ultimo e Venezia, avvenuta la detta restituzione, nomineranno due commissari ciascuno per indicare gli uscocchi da allontanare da Segna ; saranno espulsi gli useocchi venturini e salariati che corseggiavano prima della guerra, come pure tutti i banditi da altri stati. Dopo tale allontanamento e la combustione di tutti i legni corsari, Venezia restituirà tutti i luoghi occupati nei domini imperiali e