160 COMMEMORIALI, LIBRO XXVI. sarà per decidere il re di Francia in seguito all’ ufficio fattogli fare da esso duca di Savoia per mezzo del maresciallo di Lesdiguières. (11 documento è in volgare). Fatto in Asti. — Sottoscritto da Carlo Emanuele. Si riserva 1’ approvazione del re d’Inghilterra e di Venezia (v. n. 9). Fatto ai Cappuccini di Asti. — Sottoscritto dal Rambouillet e da Crotti (Gian Michele conte di Costigliole). 9. — 1615, Giugno 21. — c. 76 t.° — «Capitoli della pace d’Asti» spediti dall’ ambasciatore Rainieri Zeno in sua lettera 15 luglio (*). In essi si espone (in volgare) : Avendo il re di Francia fatto sapere, per mezzo del suo ambasciatore marchese di Rambouillet, le intenzioni di quello di Spagna circa la guerra presente al duca Carlo Emanuele di Savoia, esortandolo a trattare, ed essendosi a questi eccitamenti aggiunti quelli del nunzio (Pier Francesco) Costa vescovo di Savona e dell’ambasciatore di Venezia summentovato ; esso duca promette di cessare dalle offese contro il duca di Mantova e di sottoporre ogni questione con questo al giudizio dell’ imperatore. Il Rambouillet promette che il duca di Mantova darà completa amnistia ai suoi sudditi che servirono Savoia nell’ ultima guerra del Monferrato. Le parti belligeranti si restituiranno vicendevolmente i luoghi toltisi, con le artiglierie e munizioni esistentivi al tempo della presa ; e così pure i vicendevoli prigioni ; se gli spagnuoli molestassero il duca di Savoia o i suoi, il re di Francia lo aiuterà nella difesa. Si espone il modo con cui il Rambouillet procurerà dal governatore di Milano lo sgombro delle milizie spagnuole dallo stato di Savoia (in primo luogo dai dintorni di Asti si riduranno alla Croce bianca e a Quarto), e il disarmo di Asti ; le milizie spagnuole saranno poi distribuite dal detto governatore in modo da non dar ombra ad alcuno stato vicino ; nè per conto della Spagna si chiederà permesso di passaggio di truppe pei domini di Savoia. Il re di Francia comanderà al maresciallo di Lesdiguières (Francesco de Bonne) ed agli altri governatori delle pro-vincie confinanti cogli stati del duca che, conclusa la pace, se Spagna la rompesse, soccorrano senz’ altro Savoia. Sarà restituito il libero commercio collo stato di Milano agli Svizzeri e agli abitanti del Vallese. Il re di Francia perdonerà ai suoi sudditi che servirono o favorirono il duca negli ultimi moti. Il duca dovrà entro tre mesi avvertire i suoi amici di desistere da ogni ostilità; i fatti ostili che seguissero entro tal tempo non pregiudichino alla pace, ma il duca risarcirà le perdite conseguenti ad essi. Il Rambouillet promette che i re di Spagna e di Francia, dopo il disarmo di Savoia, osserveranno quanto sopra, e ratificheranno il presente entro 20 giorni (v. n. 8 e 10). Fatto nel campo presso Asti. — Sottoscritto da Carlo Emanuele, dal Rambouillet e da E. Gueffier agente del re di Francia. — Rainieri Zeno, ambasciatore straordinario di Venezia presso il duca, approva e promette che se (*) Le carte mandate dallo Zeno esistono nella filza n. 39 dei Dispacci dei rappresentanti veneti in Savoia al Senato.