46 COMMEMOEIALIj LIBRO XXV. 11. — 1585, Ottobre 26. — c. 2 t.° — Brano di lettera (in volgare) dell’ambasciatore veneto in Roma (Lorenzo Priuli) al doge. Comunica che il pontefice gli espresse l’intenzione di acquistare una casa in Venezia, come anche in Napoli ed altrove (v. n. 12). 12. — 1585, Novembre 3. — c. 3. — Il Senato delibera (in volgare) che l’ambasciatore presso il papa comunichi a questo avere deciso di donare al pontefice stesso la casa desiderata. All’ uopo si ordina 1’ elezione di due nobili che senza ritardo si occupino della scelta e della compera dello stabile (v. n. 11 e 13). 13. — 1585, Novembre 9. — c. 3. — Brano di lettera come al n. 11. Comunica il colloquio avuto col pontefice nel partecipargli la deliberazione n. 12, e le espressioni di gratitudine del medesimo. Aggiunge avere il papa mostrato al padre Moro dei Frari il desiderio che la casa fosse sul Canal grande (v. n. 14). 14. — 1585, Gennaio 25 (m. v.). — c. 3 t.°. — Brano di lettera come al n. 11. Fa sapere essergli stato domandato da camerieri papali se l’affare della casa fosse concluso (v. n. 15). 15. — 1585, Febbraio 4 (m. v.). — c. 4. — Il Senato delibera (in volgare) che sia acquistata per 25,000 ducati dagli eredi del doge Andrea Gritti la casa dove abita il nunzio papale a S. Francesco della Vigna (v. n. 14 e-16). 16. — 158-5, Febbraio 15 (m. v.). — c. 4. — Brano di lettera come al n. 11. Il papa fu soddisfattissimo dell’ acquisto accennato nel n. 15. (v. n. 17). 17. •— 1586, ind. XIV, Marzo 19. — c. 4. — Istrumento in cui si dichiara che Vincenzo Morosini cav. e proc. di S. M. figlio del fu Barbone — qual procuratore di sua moglie Cecilia, figlia di Giovanni Pisani proc. di S. M. e di Benedetta del fu Francesco del fu Andrea Gritti doge (procura 7 marzo in atti di Antonio Callegarini not. di Venezia), erede essa donna di metà della sostanza del detto doge (testamento 7 dicembre 1535 in atti di Antonio Marsilio cancell. due., e testamento del detto Giovanni Pisani 6 agosto 1540, in atti di Gian Maria Cavanis, e successiva sentenza della corte del Mobile 10 ottobre 1554 in atti di Domenico Zotarelli) — e Andrea del fu Paolo Contarmi [procuratore di sua madre Vienna figlia del detto doge*] (procura 5 corr. in atti di Vittore Maffei), vendettero alla Signoria veneta, che acquistò in esecuzione dei n- 12 e 15, una casa grande a statio (padronale) in contrada di S. Giustina, sul campo di S. Francesco, ove abita il nunzio papale, pel prezzo di 25,000 ducati da (*) Le parole fra [] mancano nel Commemoriale, ma si leggono nell’ atto esistente a e. 15 t.° del protocollo 1583-88 del Ziliolo conservato nella Sezione notarile all’ Archivio di Stato (busta 14046).