DOGE ; GIOVANNI BEMBO. 143 78. — 1618, Febbraio 26. — c. 162. — Ferdinando II re di Boemia, arciduca d’Austria ecc. a Baldassare Maradas y Viguez cav. di Malta, commendatore di Belisor, consigliere di gaerra del re di Spagna e dell’ imperatore e colonnello, e ad Enrico Duval conte di Dampierre, consigliere imperiale di guerra e colonnello. Assente che Bodolfo di Colioredo sia incaricato di presidiare Segna e ricevere Gimino, facendosi poi sostituire dal capitano Rondel e valendosi dei soldati di quello. Data a Graz, — Sottoscritta dal re, da Erasmo Dietrichstein vicepresidente di guerra e da Tobia Traun segr. di guerra (v. n. 85). Il documento è versione in volgare. 79. — 1618, Marzo 5. — c. 161 t.° — I commissari nominati nel n. 76, danno facoltà (in volgare) a fra’ Rodolfo di Colioredo commendatore di ricevere dall’ incaricato veneto (v. n. 84) la piazza di Gimino ; ordinando a tutti i sudditi dell’ imperatore e del re di Boemia, di ubbidirlo e prestargli giuramento di fedeltà (v. n. 85). Data a Fiume. — Sottoscritta dai due commissari. 80. — 1618, Marzo 8. — c. 159. — Il Senato scrive (in volgare) al vice provveditore generale (Bernardo Tiepolo): Avendo i signori Maradas e Dampierre fatto sapere al destinatario che il commendatore Colioredo (Bodolfo) aveva ordine, dal re di Boemia, d’introdurre presidio tedesco in Segna, e di ricevere il luogo di Gimino in Istria; gli si ingiunge di comunicare ai medesimi le disposizioni date in proposito, la partenza dei commissari veneti che seguirà il 12, e la buona volontà di Venezia di eseguire quanto fu pattuito (v. n. 78 e 81). 81. — 1618, Marzo 8. — c. 159 t.° — Il Senato al vice provveditore generale in Istria. Per la pattuita restituzione al re di Boemia dei luoghi occupati, gli si ordina di incaricare il provveditore della cavalleria (Alvise) Giorgio di far demolire, prima che quella segua, le fortificazioni erette dai veneziani in Gimino, senza toccare le vecchie (v. n. 80 e 83). 82. — 1618, Marzo 10. — c. 157. — Ducale, deliberata in Senato, a tutti i rappresentanti e ministri della republica. Si fa loro sapere essere stati eletti a commissari della Signoria Girolamo Giustiniani ed Antonio Priuli cav., procuratori di S. M., per 1’ esecuzione del trattato n. 66 circa le vertenze col re di Boemia; e si ingiunge a tutti di eseguire prontamente gli ordini che fossero per dare in tale loro qualità (v. n. 76). 83. — 1618, Marzo 10. — c. 160. — Lettera come al n. 81. Biferendosi a quanto è detto nei n. 80 e 81, dopo 1’ esecuzione di quest’ ultima e ritirate da Gimino le artiglierie, munizioni ecc. postevi da Venezia, incarichi il provv. Alvise Giorgio di tenersi informato di ciò che si farà in Segna, e a suo tempo