G6 COMMEMORI ALI, LIBRO XXV. 88 — 1593, Giugno 23 — c. 112. — Mustafà chiaus inviato dal sultano di Turchia a Venezia, Ali celebi di Aleppo e Mahomed celebi di Adrianopoli, mercanti, attestano la conformità col suo originale della copia di lettera del sultano relativa a questioni, già risolte, fra la Signoria e certo Marino Scaruoli cristiano suddito turco. — Oltre i suddetti sono sottoscritti Murad bei, Bechir figlio di Omar e Mustafà figlio di Ali. 1593, Novembre 4. — V. 1594, Aprile 13, n. 91 e 92. 89. — 1593, Novembre 11. — c. 112 t.° — Pietro Pellegrini riferisce alla Signoria (in volgare) di aver avuto ordine dal doge di assistere, invece del segretario Lorenzo Massa, Federico Gontarini proc. di S. M. nella compilazione dell’ inventario degli oggetti d’ arte lasciati alla república da Giovanni Grimani patriarca di Aquileia ; avere poi il Gontarini, confermante Girolamo Suriano savio del Consiglio, detto doversi attendere fosser pronte le casse (v. n. 83). Novembre 15. — Continuando, il Pellegrini dice che, data dal doge al Contarmi la compagnia del consigliere anziano nella compilazione suddetta, si procedette al lavoro cominciando da uno studiolo di ebano, intarsiato di pietre fine, con colonne di alabastro, contenente bronzi antichi, cammei ecc. che si descrivono. Ciò fatto, Antonio Grimani vescovo di Torcello e Domenico Grimani, esecutori testamentari del patriarca, consegnarono al detto Contarmi proc. e a Giov. Paolo Contarmi consigliere, presenti Benedetto di Lorenzo Giorgio e il Massa suddetto, lo studiolo che venne successivamente chiuso in casse e portato nella publica libreria. Novembre 20. — Il Contarmi fece fare delle riparazioni allo studiolo, le chiavi del quale furono consegnate una al doge, l’altra al consigliere anziano, la terza a Giacomo Foscarini cav. proc. di S. M. cassiere della Procuratia, invece di Marco Antonio Barbaro cav. proc., ora provveditor generale a Palma (v. n. 90). 90. — 1593, Novembre 15. — c. 115 t.° — Federico Contarmi, presentatosi al doge, riferì quanto era stato fatto circa lo studiolo di ebano mentovato nel n. 89, e come fosse stato riparato é reintegrato di un cammeo dato dal vescovo di Torcello e di una statuetta data da e§so riferente. Il doge ringraziò il Contarmi che poi, fatti eseguire dei timbri speciali per bollare i marmi, presenti Bernardo Petrobelli dall’ Orso e due operai, fece compilare dal segretario Pellegrini l’inventario delle statue, marmi ecc. lasciati alla república come nel n. 89 e che erano collocati nello studio del patriarca, inventario che qui si trascrive (v. n. 91). 1593, Novembre 20. — V. 1593, Novembre 11, n. 89. 91. — 1594, Aprile 13. — c. 120. — Lodovico Marconi segretario ducale dichiara di avere assistito con Gian Antonio Veniero consigliere ducale e Fe-