DOGE: NICOLÒ CONTAR1NI. 171 vers e il duca di Savoja, che a quest’ ultimo sia data Trino con altri luoghi (da designarsi da Rambaldo di Collalto o da altro commissario imperiale con commissari regi) che diano insieme il reddito di 18,000 scudi di valore da determinarsi. Le pretese della duchessa di Lorena saranno o composte amichevolmente 0 sottoposte ad arbitrato di consenso delle parti, oppure alla decisione giudiziaria dell’ imperatore' sentiti gli elettori dell’ impero, restando Carlo Gonzaga ad eseguire il pronunziato. Al duca di Guastalla (Cesare II Gonzaga), perchè rinunzì ad ogni pretesa su Mantova, l’imperatore assegnerà possessioni in Dossólo, Luzzara, Suzzara o Beggiolo, del reddito annuo di 6,000 scudi (da 2 fiorini del Reno F uno), con tutti i diritti già tenutivi dai duchi di Mantova ; le parti poi nomineranno i loro rappresentanti e l’imperatore darà facoltà al duca di Modena per mandare ad effetto questo articolo. Il duca Carlo farà, come è convenuto, la sua sommissione all’ imperatore in iscritto. Ad istanza del medesimo duca e per intercessione del re di Francia l’imperatore farà dare al primo l’investitura dei due ducati di Mantova e Monferrato entro sei settimane, nel qual termine dovranno esser adempiute le condizioni precedenti ; e si provvede pel caso che ciò non fosse possibile. In virtù di detta investitura l’imperatore dovrà proteggere e difendere contro chiunque il duca. Sottoscritto dalle parti, il presente si notificherà ai capi degli eserciti in Italia perchè cessino dovunque le ostilità. Scorsi 15 giorni dopo la detta investitura, o entro un termine da fissarsi dalle parti, l’imperatore ritirerà le sue truppe dall’ Italia meno che da Mantova, città, e da Canneto sull’ Oglio ; il re di Spagna le sue da Casale, dal Monferrato e dal Piemonte, quello di Francia le proprie dal Monferrato, dal Piemonte e dalla Savoia, trattine Pinerolo, Bricherasio, Susa ed A vigliarla; il duca di Savoia le sue dal Monferrato, eccetto Trino. Casale e gli altri luoghi del Monferrato, meno gli assegnati a Savoia, saranno restituiti al duca di Mantova, salvo 1’ obligo di demolirne le fortificazioni, se ciò sarà giudicato necessario dai capi degli eserciti ora in Italia prima della sottoscrizione del presente. Eseguito tutto ciò, l’imperatore consegnerà effettivamente libere Mantova e Canneto sull’Oglio al duca Carlo, e ciò farà pure il re di Francia rispetto a Savoia dei luoghi come sopra a questo assegnati, distruttevi prima le fortificazioni nuovamente erette. L’imperatore, in adempimento di promesse già fatte ai Grigioni, ritirerà le sue milizie dai passi della Valtellina e da altri luoghi occupati, restituendo tutto nello stato in cui era prima della presente guerra, facendo demolire le fortificazioni erettevi, a patto che non siano rialzate o rioccupate. A guarentigia di tutto ciò l’imperatore e il re di Francia daranno ostaggi in mano del papa, del gran duca di Toscana o di un principe cattolico di Germania, fino a totale esecuzione; si rimette ai supremi comandanti degli eserciti in Italia 1’ accordarsi sulle persone dei detti ostaggi e dei consegnatari. Saranno restituiti alla república di Venezia i luoghi occupatile durante la presente guerra, nè quella sarà più molestata pei motivi che accesero le ostilità ; essa prometterà a sua volta di non molestare pei detti motivi 1 domini imperiali, e ridurrà le sue milizie a tale da non dar sospetto ai vicini; però si avrà per rato quanto i mentovati supremi comandanti deliberassero prima della sottoscrizione del presente circa 1’ esclusione di Venezia da esso. Commis-