DOGE! LEONARDO DONATO. 125 22. — 1606, Giugno 8. — c. 75. — Il conte Alessandro del fu Gian Paolo Pompei, ricordati i servigi prestati dai suoi avi paterni alla república, fra i quali la cattura del marchese di Mantova (Gian Francesco) ad Isola della Scala, nonché dai materni della famiglia Manfroni, rammentando Giulio suo avo morto valorosamente sotto Cremona e il costui padre Gian Paolo, nipote di Braccio da Montone duca di Perugia, morto nonagenario sotto Pavia; famiglia di cui esso Pompei è ora il solo rappresentante ; e ripetendo offerte già fatte al prov-veditor generale in terraferma Moro (Benedetto), offre di servire la república, qualunque volta ne sia bisogno, con 400 soldati venturieri fino a guerra finita, a tutte sue spese, chiedendo solo il comando di tutti i venturieri volontari che fossero al servizio di Venezia. Il documento è in volgare e fu presentato nella data suespressa in Collegio. 23. — 1606, Luglio 24. — c. 77. — Giacomo (conte di) Collalto, avendo già fatto conoscere, in passato, a vari senatori il proposito di militare in tempo di guerra sotto le bandiere della república, ora che questa fa preparativi guerreschi le offre i propri servigi. Ricorda che fu colonnello di alemani alti in Fiandra e in Francia, comandando prima uno poi due reggimenti (7,500 uomini), giungendo ad assoldarne ben 4,500 in mezzo a gravi difficoltà ed opposizioni di principi. Si propone ora di far di simili arrolamenti, pei quali si inette a disposizione della Signoria. Lo scritto (in volgare) fu letto in Senato il 9 agosto. 24. — 1606, Agosto 2. — c. 76. — Gabriele Svirò arcivescovo di Filadelfia offre (in volgare) i suoi servigi alla Signoria in quanto potesse esserle utile nelle presenti angustie. Letta al Senato il 9 ; il che conferma Marco Ottoboni segretario sottoscrivendo. 25. — 1606, Settembre 7. — c. 77 t.° — Bartolomeo e Grazioso Bontempelli dal Calice offrono (in volgare) di mettere a disposizione del Senato 10,000 ducati, da impiegarsi nei publici bisogni, nel caso di aperta rottura e di guerra col pontefice ; obligandosi a non chiederne mai restituzione. — Letta al Senato. 26. — 1606, Ottobre 7. — c. 78 t.° — I rettori di Vicenza al doge (in volgare). Accompagnano e presentano Antonio Slemer e Giovanni Tamburinaro, rappresentanti il comune di Lastebasse, che si recano a Venezia per prestare il giuramento di fedeltà (v. n. 27). Data a Vicenza. 27. — 1606, Ottobre 9. —• c. 78. — Si fa memoria (in volgare) che avendo nella sentenza di Rovereto i commissari imperiale Madruzzo e veneto Contarmi (v. n. 15) dichiarato appartenere a Venezia il comune di Lastebasse (già