66 paese e a metterlo in pericolo, tanto che, verso la fine del secolo anche la Moldavia si trova allo stesso livello di umiliazione della. Valacchia o forse peggio. Ambo i principati nel secolo- XVI menano la stessa vita, più tormentata dalle guerre civili che non in pace. Invece d’uninsi di fronte al pericolo esterno, ugualmente minaccioso per l’uno come per l’altro, i paesi romeni si azzuffano tra loro, spesso per dei motivi frivoli, come fu, per es., nel 1525 la battaglia provocata da Stefanita Voda di Moldavia per rapire a Radu dela Afumati la bellissima donna Rossandra. Il male anche più dannoso era rappresentato dalla superbia dei nobili e dalle lotte intestine, che sorgevano incessantemente dalla brama di governare i paesi arbitrariamente. Nei secoli passati questi nobili non erano tanto forti da poter minacciare la sede del loro Signore. Erano invece abbastanza valorosi e infiammati dàll'amore per la terra degli avi, da poterla difendere contro» ogni attacco. Col tempo alcune famiglie nobili — accrescendosi la proprietà ed il numero dei sudditi — acquistarono tanta forza e considerazione nel paese che la permanenza o l’avvento al trono dei voivodi dipendeva dal loro appoggio. Così sono, per es., nella Valacchia i nobili di Craiova, i Pàrvule^ti, coll’aiuto dei quali sale al trono Neagoe Basarab, così i Buzesti, i quali nel 1521 riescono a mettervi, per un breve periodo1 di tempo, contro» Teodosio, figlio di Neagoe, e contro i Pàrvule§ti, che sostenevano questo, il monaco Dragomir (Vlad VI). Nella Moldavia il più possente nobile era l’atamano» Luca Arbitre, egli stesso governatore del paese al tempo di Stefanita Voda (1517-15527) che l’uccise insieme con altri nobili ribella-