31 La sua terra fu calpestata e decimata incessantemerte, nel corso di quei fatali movimenti, che causarono la rovina della « Dacia felice ». E. sopra i suoi abitanti autoctoni discese il buio d’una millenaria notte, che fu impossibile allontanare se non coni l’affievolirsi delle ultime ondate dell’epoca delle migrazioni. * # Verso il 170 apparvero i Vandali nelle parti Nord-Ovest della Dacia. L’imperatore Marco Aurelio si vide costretto a concedere loro dei luoghi di residenza nella pianura tra il Tibisco ed i Monti Occidentali fino al Muras, e dopo il 274 Aureliano permise loro di estendersi fino al Danubio, obbligandoli a dargli come aiuto 2000 cavalieri e degli ostaggi. Vinti dai Goti presso il Mura§, i Vandali abbandonarono circa 60 anni più tardi quelle contrade, e, passando coll’autorizzazione di Costantino il Grande nella Pannonia, partirono poi per l’Italia (401). All’inizio del secolo III il popolo germanico dei Goti, venuto dal Mar Baltico, si fissò a Nord del Mar Nero, tra il Don ed i Carpazi, donde faceva continue scorrerie. La più terribile fu quella avvenuta tra il 249-251, nella quale l’imperatore Decio perse la battaglia e la vita, ed i Romani furono costretti ad accettare una vergognosa pace. Dopo 10 anni la Transilvania era nelle mani dei Goti; invano tentarono i Romani di ricuperarla; dovettero accontentarsi delle sole regioni del Banato e dell’Oltenia. Verso la fine dell'impero di Aureliano, nel