83 umana » (inevitabilis fatorum lex humana providtentia mutari non potest). Così si compì alla fine del sec. XVI la legge del destino per mezzo della spada di Michele. Gli antichi abitanti della Transilvania ricevettero giubilanti Michele. Soltanto i privilegiati non lo potevano tollerare benché egli confermasse i loro privilegi e li assumesse a far parte del suo consiglio, fidandosi del loro giuramento più di quanto non dovesse. Troviamo motivo della loro inimicizia inconciliabile in una lettera dei sibieni, i quali ¡1 10 settembre 1600 istigavano i Secui ad abbandonare Michele perchè egli aveva pensato di estinguere gli ungheresi, i Secui ed i Sassoni « empiendo di Valacchi questa bella terra che ci ha cresciuti ed ingrassati (ez szép fóldet, ki minket nevelt és hizlelt, o-làhokkal megrakja). L’arrivo di Michele sul trono dei principi con lo sfarzo regale della Transilvania portò un sollievo ed un miglioramento per quei sacerdoti romeni fissando loro l’organizzazione ecclesiastica e consolidan» do il tradizionale legame gerarchico tra la chiesa metropolitana della Transilvania e quella dell’Ungrovalacchia. Per la liberazione dei contadini romeni oppressi e mortificati nell’umiliazione, Michele, a causa delle circostanze, non poteva prendere alcuna misura radicale. Quando alcuni di loro, spinti dal desiderio sempre vivo della vendetta, si sollevarono contro i nobili per debellare le loro rocche d’ingiustizia, Michele diede per mezzo del suo ban Mihalcea degli ordini severi contro di loro, non volendo- che i nobili avessero motivo di malcontento. Fu fatta tuttavia e fu votata nella dieta d’Alba lulia nell’estate dell’anno 1600, una legge speciale che ammetteva dei pascoli per i villaggi romeni della Tran-