17 i limiti dei periodi storici non possono essere mai fissati con bastevole precisione. Il fluttuare continuo della vita collettiva, il carattere evolutivo delle correnti di pensiero e di organizzazione, la necessità della continuità storica, fanno* sì che il filo conduttore passi talvolta impercettibilmente da un’epoca ad un’altra. Perciò riteniamo necessario di richiamare l’attenzione del lettore sul pericolo che presentano le date cronologiche per quelli che s’attaccano ciecamente ad esse, indotti a credere che la transizione da un’epoca ad un’altra accada esattamer te in un dato anno. Essendo impossibile tracciare linee precise di separazione tra le epoche storiche, bisogna accontentarsi di indicare il loro principio e la loro fine soltanto* con approssimazione, evitando il microscopismo* cronologico, necessario ed utile, senza dubbio, anche questo nel precisare minuzie, ma non nel fissare periodi storici, i quali debbono essere considerati con visione più larga e senza dare troppa attenzione ai dettagli non essenziali. Per ciò che riguarda le suddivisioni, queste sarebbero più numerose nel periodo antico, che comprende una durata tanto lunga, dai primi accenni storici ai progenitori del popolo romeno : i Geto-Daci ed ai diversi influssi scizi, greci, iceltici, romani, slavi e turanici esercitati su di loro nell’epoca tanto* difficile delle invasioni. Nelle più recenti indagini si sono studiate in modb particolare le questioni riguardanti i Traci ed i Daci, mentre dalla fine del secolo XVIII in poi si manifestò maggiore preferenza per i Romani, con la cui storia alcuni tentarono di confondere la stessa storia del popolo romeno come per es., Trebonio Laurian, che 2