91 dichiarasse nella sua vecchiaia che sarebbe ancora pitonto a prendere il comando ed a mettersi « colla sua barba bianca » alla testa dell’esercito' in marcia contro i Turchi. Avrebbe potuto almeno in parte concretare queste speranze, se « la cieca disunione di Milcov » non l’avesse ritenuto ed abbattuto spesso sulla via del lavoro e della preparazione. Quasi nello stesso tempo salì sul trono della Mbldavia il superbo ed incostante Basilio Veda Lupu, cui, secondo le parole di Miron Costin « non bastava la Moldavia, come uomo di origine nobile ed imperiale piuttosto che di stirpe regnante ». Proprio al principio della sua dominazione questo ambizioso voevoda mosse contro Matteo volendo detronizzarlo e sostituirgli suo figlio Giovanni, e più tardi suo genero, Timu§, l’atamano dei Cosacchi. A questo* scopo non badava a spendere denari, che ne aveva abbastanza. Ecco come ci presenta Miron Costin il benessere della Mbldavia e della Polonia al tempo di Basilio Lupu : « Questo Signore riedificò la corte signorile di lassi, le case dai tetti di tegole, le stalle di pietra, e fece molte altre cose che resistettero per molto tempo. Che se mai questa parte della terra ebbe tempi felici, furono questi sicuramente. Il paese polacco pieno, per dir così, di oro, che in quel tempo affiorava in Mbldavia, con buoi con cavalli, con miele, importava da quel paese sempre oro ed argento. Potremmo dire che non c’erano poveri a quei tempi, a meno che qualcuno non volesse esserlo. Il paese polacco giunse ad un grado tale di felicità come dicono i Polacchi, e le loro lettere, che nessun regno d’allora non gli stava a pari; così godendo