Il 2. L’epoca delle organizzazioni politiche e delle guerre di indipendenza contro i vicini ( 1150-1504). 3. I principati romeni e la situazione dei Romeni della Transilvania fino al principio dell’epoca del risorgimento razionale (1504-1821). 4. L’epoca del risorgimento nazionale e dell’unità (1621-1927). Neppure questa divisione è per noi accettabile. L’anno 1150 come limite tra la stona antica e media non segna nessun fatto o cambiamento che abbia avuto un influsso determinante sullo sviluppo del popolo romeno. Lo stesso dicasi dell’anno 1504, l'anno della morte di Stefano il Grande, il quale non può essere considerato come anno di passaggio tra l’epoca media e quella nuova. Piuttosto si potrebbe attribuire questo ufficio all'anno 1457, quando ebbe inizio il suo regno nella Moldavia. Che questo principio di regno fu in realtà il punto di partenza del progresso che realizzò la vita cultvirale, artistica, economica ed anche politica della nostra razza nella seconda metà del secolo XVI. D'altronde quest’ultimo anno è assai prossimo all'anno della caduta di Costantinopoli sotto i Turchi — avvenimento le cui conseguenze furono vivamente risentite in tutto lo sviluppo ulteriore dei paesi romeni. Così ci sarebbe possibile porre il passaggio fra l'epoca media e quella nuova della storia romena in stretto rapporto con l’anno 1453, il quale — secondo quanto mostrammo più sopra — è considerato anche come passaggio tra l’epoca media e quella moderna della storia universale. Inoltre, per ciò che riguarda le nostre guerre di « indipendenza contro i vicini » si sa che non finiscono nel 1504,