Coloro che s'occuparono più insistentemente delle ricerche sul nostro passato, divisero la storia dei Romeni in periodi, secondo la divisione data anche per la storia di altri popoli. La verità è che l’ininterrotta continuità della vita storica — che è in moto peipetuo a guisa d'un fiume impetuoso, nel quale nessuna onda può rimanere isolata, separata dalle altre — s'accorda male colla divisione in particelle grandi o piccole, in periodi i cui limiti non si possono fissare mai con bastante precisione. Perciò vi sono tante differenze nel modo con cui dai vari studiosi, per es., fu divisa la storia universale in epoche, e furono fìssati gli anni che limitano questi periodi storici. Come prova basterà accennare che alcuni storici considerano come anno di passaggio tra il medioevo ed ii nuovo evo della storia universale l’anno 1453, quando Costantinopoli cadde sotto la dominazione dei Turchi, altri l'anno 1492 quando Cristoforo Colombo scoperse l’America, ed altri ancora l’anno 1517 quando Martin Lutero affisse le sue 95 tesi sulla porta della chiesa di Wittenberg.