67 tisi. Altro nobile, Nicoara Serpe, insistendo presso il re polaccoi, facilitò il regno ai Pietro Rare?. Questi nobili ed1 altri simili, in tutto il corso tempestoso del secolo: XVI, non trovarono altro da fare se non provocare perenni risse per il trono, dalle quali soltanto raramente riuscirono a sfuggir vivi. Il più delle volte essi stessi caddero' vittima delle loro arrischiate imprese, perdendo tutto il loro avere ed anche la vita, o, nel caso' migliore, essendo costretti a prendere la via deH’esilio. Nella continua lotta tra i Signori dei paesi romeni come rappresentanti delle forze monarchiche e i nobili che seguono delle tendenze particolaristiche, fino alla fine del secolo XVI, questi ultimi escono sconfitti. Un'eco pallida di queste lotte serrate ce l’hanno conservata i ricordi letterari del secolo, i quali presentano in modo significativo tanto nella Valacchia che nella Moldavia un numero- eccezionale di signori « rei », « terribili » o « tiranni » (Mihnea il Reo, Alessandro il Reo, Giovanni il Terribile, Aronne il Tiranno). Questo si spiega probabilmente col fatto che i ricordi letterari provengono da scrittori, che, partecipando alla classe nobile, non potevano essere molto obiettivi nell’apprezzamento dei Signori, i quali riuscirono alla fine ad infrangere la tracotanza dei nobili indisciplinati. I frequenti cambiamenti di governo furono la maggiore piaga di questo secolo. Procedevano da un antico uso, ma troppo pericoloso nelle sue conseguenze. Per s Romeni cioè, come ai loro vicini del Sud del Danubio, chiunque potesse mostrare una parentela, sia pure trop^ po lontana, coll’antica dinastia, era stimato in diritto d’aspirare, anzi di pretendere al trono per sè. Nacque