DOGE LEONARDO LOREDANO 107 suddito di Feris bey sangiacco di Albania, è condotto ai servigi di Venezia con „ 200 cavalleggieri turchi. Questi faranno la mostra sul lido di Venezia, la quale potrà rimandare i non adatti; saranno trasportati fin qua gratuitamente; avranno 4 due. per paga e per ciascuno; staranno sotto due capi (uno per ogni 100) retribuiti con due. 10 per paga; serviranno dovunque. Il bottino che facessero in guerra spetterà ad essi, ma non potranno fare schiavi, bensì impor taglia ai prigionieri. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni : Francesco Duodo ragioniere, Girolamo Diodo segr. e Civrano interprete dei rappresentanti di Pernava. — Atti Gio. Batt. Andriani. 191. — 1510, ind. XIV, Ottobre 18. — c. 159. — Patente ducale che fa sapere a tutti i rappresentanti ed ufficiali della republica che il Senato nominò Lorenzo dell’ Anguillara e di Ceri a capitano di tutta la fanteria, con provvisione di due. 100 il mese e condotta di 1000 fanti, 50 armigeri e 50 cavalleggeri, a due. 100 per lancia di stipendio, per un anno ed uno di rispetto. Il capitano avrà inoltre in tempo di guerra lo stipendio di due. 100 per paga come aveva Dionisio di Naldo suo predecessore (v. n. 249). Data nel palazzo ducale di Venezia. Segue annotazione che il numero dei fanti è effettivamente di 800, essendosi posto il 1000 per dignità del capitano. 192. — 1510, Ottobre 27. — c. 160. — Patente ducale ai rettori e rappresentanti veneti, nella quale si fa sapere che Troilo Savelli, in seguito a meriti nella guerra contro la Francia, fu condotto ai servigi di Venezia per due anni ' ed uno di rispetto, con 100 armigeri e 100 cavalleggeri, collo stipendio di ducati 15000 1’ anno (v. n. 217). Data nel palazzo due. di Venezia. 193. - 1511 (1510), Dicembre 12. — c. 100 t.° — Bolla piccola di Giulio II papa al doge e alla Signoria di Venezia. Sull’ esempio de’ suoi antecessori Martino V, Nicolò I e Paolo II, concede licenza ai veneziani di trafficare con navi, per 40 anni, con Alessandria, 1’ Egitto, la Siria, la Palestina e con altri paesi degl’ infedeli, portando colà ogni sorta di merci, eccettuati il ferro, i legnami, le armi ecc. utili in guerra, del che sarà prestato dal doge o da’ suoi rappresentanti giuramento nelle mani del diocesano del porto di partenza, un esemplare del qual giuramento sarà trasmesso alla camera apostolica. Data a Bologna (pridie id. I)ec.) a. VIII del pont. - Sottoscritta da Sigismondo e Domenico de’ Conti. 194. 1511, Febbraio 10. — c. 149 t.° — Il cardinale di Reggio (di Calabria, Pietro di Suaglio) al doge (in volgare). Dichiara di avere ricevuto dagli oratori veneti per mezzo del banco Savignaui di Bologna 10)0 ducati dovutigli