134 COMMEMORIALI, LIBRO XIX Atti Gabriele Canale decano della chiesa di Chioggia, not. imp. e ven. e della proguratia di S. Marco. Allegato : 1514, Marzo 8. — Essendo stata sottratta il 16 Dicembre 1511 una rilevante quantità di argenterie, ne furono tenuti responsabili entrambi i sacristi suddetti. Per evitare in avvenire questioni fra essi, i procuratori di S. Marco, Marco Bollani ed Andrea Gritti, assente Antonio Grimani, deliberarono si tornasse alla consuetudine antica, cioè che la responsabilità si alterni dall’ uno all’ altro, di settimana in settimana, in seguito a regolare consegna, di cui si prescrivono le norme, da farsi nel pomeriggio di ciascun sabbato. Segue annotazione che il doge dichiarò a voce ai due sacristi la surriferita sua approvazione il 12 Gennaio 1514 (m. v.). 1514, Gennaio 12 (m. v.). — V. il precedente. 22. — 1514, ind. Ili, Febbraio 6 (m. v.). — c. 17. — Il doge fa sapere a tutti i rettori e ai capi di milizie di avere, in seguito a deliberazione del Senato, condotto Lorenzo dell’ Anguillara signore di Ceri ai servigi di Venezia per un anno ed uno di rispetto, dal 1 Marzo p. v., in qualità di capitano di tutte le fanterie, colle condizioni della sua precedente ferma (v. n. 249 del libro XIX) con che non sia tenuto obbedire che al capitano generale, abbia 200 armigeri e 100 caval-leggeri (due dei quali formanti un armigero) e 30000 ducati l’anno, tutto compreso. Data nel palazzo ducale di Venezia. 23. — 1515, Marzo 10. — c. 16. — Patente ducale con cui, successo Francesco I a Luigi XII sul trono di Francia, si ratifica il trattato allegato al n. 7. Data come il n. 22 (v. n. 30). 24. - 1515, ind. Ili, Marzo 31. — c. 16. — Alberto Ltmyay oratore di Ladislao re di Ungheria, Boemia ecc. dichiara di avere ricevuto da Zaccaria Gabriele cassiere del Collegio, pagante per conto della Signoria, 3000 due. d’ oro (in tanti panni d’ oro, di seta e di lana), pel re, più (il 21 Gennaio scorso) uno zaffiro del valore di due. 4000 pel conte palatino, il tutto a conto del credito del re medesimo verso la republica ; e ne fa quitanza (v. n. 178 del libro XIX e 76). Fatto nella camera inferiore di udienza del palazzo ducale. — Testimoni: due segretari due., Andrea Parvulo da Buda e Bernardo da Zagabria, famigliari del Lonyay. — Atti Benedetto Pellestrina. 25. — 1515, Aprile 5. — c. 19. — Articolo del trattato di Londra concluso fra i re di Inghilterra e di Francia il detto giorno, nel quale il primo nomina quali suoi amici e confederati : Leone X papa e la S. Sede, Bologna, il Patrimonio di S. Pietro e tutti i domini della Chiesa, il S. B. Impero e Carlo principe di Casti-glia, arciduca d? Austria ecc. e Margherita arciduchessa d’ Austria ecc. con tutti i loro domini, salvi i diritti del re di Francia, il re di Dacia (Danimarca),, i duchi di Juliers e Cleves, il doge di Venezia, le signorie di Venezia e Firenze, la Hansa tedesca, Antonio signore di lagne e gli Svizzeri (v. n. 29).