DOGE ANDREA GRITT1 207 n. 84, e detto come questo siasi concluso, visto il 11. 85, il papa approva e ratifica il trattato stesso (v. 11. 87 e 89). Data a Bologna (Vili id. Jan.). — Sottoscritta da Evangelista e B. Motta. 89. — 1529, ind. Ili, Gennaio 11 (m. v.). — c. 102. — Ratificazione più diffusa, inclusavi la trascrizione dell’ intero ¡strumento, fatta dal doge col Senato, del trattato n. 84, alla presenza e coll’ intervento di Altobello Averoldi nunzio papale e di Benedetto da Corte (0 Corti) oratore del duca di Milano, ripetendo su essa il giuramento di osservanza presente anche Ferrerio Beltramo (v. n. 85 e 90). Data e sottoscritta come il n. 85. Segue annotazione che simili documenti furono mandati al papa, all’ imperatore, al re Ferdinando e al duca di Milano. 90. — 1530, Gennaio 10. — c. 105. — Carlo (V) imperatore ecc., dichiara che Gaspare Contarmi oratore veneto pagò 30000 scudi <1’ oro per conto della veneta Signoria, in esecuzione del trattato n. 84, a Giovanni de Adursa, tesoriere imperiale, e ne fa quitanza (v. n. 91 e 94). Data e sottoscritta come il n. 86. 91. — 4550, Gennaio 31. — c. 105 t.° — Quitanza simile al n. 90 per 20000 scudi pagati per saldo dei 50000 promessi nel n. 84 entro il Gennaio (v. n. 90 e 94). 92. — 1529 (1530), Febbraio 11. — c. 110 t.° — Bolla di Clemente VII papa ad perpetuarti rei mcmoriam. Ad istanza di Marco Dandolo dott. cav-, Alvise Gradenigo, Alvise Mocenigo cav. e Lorenzo Bragadino, oratori inviatigli da Venezia a prestargli l’obbedienza, onde impedire che i laici prendano gli ordini minori per isfuggire alla giurisdizione secolare, dispone: che dopo tre mesi dalla publicazione della presente tutti gli insigniti dei detti ordini, non beneficiati nec in sacris constituti, non possano godere del privilegio di foro se si rendono colpevoli di reati, ma per questi siano soggetti alla giurisdizione secolare senza ricorso all’ ecclesiastica. E la presente sia publicata nelle principali chiese degli stati veneti, anche in volgare, ogni anno, restando aboliti tutti i privilegi in materia. Data a Bologna. (III, id. Febr.J. — Sottoscritta da C. de Carboniano, B. Cunixii, C. Jacobatius per P. Pucci, Giov. Curtius, N. de Miniati, D. Centurione, A. Cave, B. Severo li, N. Richardus. 93. — 1530, Febbraio 12. — c. 109. — Fernando di Alarcon (capitano generale nel regno di Napoli) a Nicolò di Toralto a Mola (in volgare) : Riceva la città di Polignano dai rappresentanti Venezia, e la tenga in nome dell’ imperatore. Data ad Andria. — Sottoscritta dal mittente (v. u. 95 e 97). 94. — 1530, Febbraio 15. — c. 104 t.° — Carlo (V) imperatore ecc. (piccolo titolo) dichiara di accettare la nominazione fatta nel n. 87 e la ratifica. Data e sottoscritta come il n. 86 (v. n. 91 e 95). ■