76 COMMEMORIALI, LIBRO XIX 58. — 1504, Aprile 18. — c. 17. — Breve di Giulio li papa al doge. Per gli uffici di Domenico Grimani cardinale prete di S. Marco aderendo alle istanze del doge, ordinò al vescovo di Tivoli (Angelo Leonini), nunzio presso la Signoria con carattere di legato a latore, di unire all1 ospizio di Gesù Cristo in Venezia certi benefici vacanti che diano al detto ospizio un reddito annuo di 1000 due. Dato a Roma presso S. Pietro. — Sottoscritto da Sigismondo de’ Conti. 59. — 1504, Aprile 18. — c. 42. — Mustafà bey sangiacco di Avalona e di Albania al doge (in volgare). Denunzia il fatto esposto nel n. 45, manda latore di questo e della presente il suo conte Caragia, che accredita qual suo inviato, e chiede giustizia (v. n. 60). Data in Avalona. 60. — 1504, Aprile 18. — c. 42. — Il sangiacco di Avalona ad Andrea Gritti (in volgare). Espone il fatto mentovato nel n. 59, avverte l’invio del conte Caragia a Venezia ; ricordando i buoni rapporti avuti col Gritti, ne chiede l’appoggio in questo affare. Data come il n. 59. 61. — (1504?), Aprile 24. — c. 42 t.° — Baiazette II sultano dei turchi al doge (in volgare). Esposto il fatto della barza dell’ agà de’ suoi giardini, dice di mandare inviato speciale onde ottenere risarcimento dei danni ; chiede che questo sia accordato come di ragione e che non sia ulteriormente turbata la pace esistente fra i due potentati (v. n. 50). Data alla Porta a Costantinopoli. 62. — S. d. (1504, Aprile). — c. 43. — Il bastangì bascì (v. n. 50) ad Andrea Gritti in volgare). Bipete il fatto della sua barza assalita e danneggiata in Skiro (v. n. 61); indica le perdite per tal fatto cagionategli. Chiede al Gritti che procuri il risarcimento dei danni e la punizione dei colpevoli. 63. — (1504, Aprile 9? *). — c. 77. — Versione in volgare di lettera del re di Tunisi (Abu-Abdalah Mohamed) al doge. È nel porto (de la cacca grandaj il capitano delle galee veneziane e chiede 7000 doble in risarcimento di altrettante tolte a veneziani ; aggiunge non aver avuto che 3000 doble per danni dati da quelle a una fusta di Tripoli. Mala questione fu appianata. Dice d’inviare un ambasciatore a Venezia padre de Abdile Marne/, el Cursi, che accredita. Chiede la restituzione di 19 schiavi cristiani fuggiti sulle galee nell’anno 898 (1492-93), e che si obblighino i veneziani a pagare i loro debiti verso i sudditi regi (v. n. 113). Data il 23 del mese de Suel de i ani 990 (sic, recte 909). (*) Veggasi Marino Sanuto, Diarii, VI, 43. 64. — 1504, Giugno 15. — c. 44 t.° — Baiazette II sultano dei turchi al doge