DOGE FRANCESCO DONATO 257 132. — 1547, Aprile 4. — c. 100 t.° — Versione in volgare di lettera di Regep, emiri della Salera di Sebenico, alla Signoria. Stefano figlio del conte vecchio, sopracomito d’ una delle galee del Golfo, liberò certo Fercat turco e alcuni morlaccbi cristiani catturati da Uscocchi e li consegnò al conte di Sebenico e a Paolo Giustiniani capitano (v. n. 133). 133. — 1547, Aprile 4. — c. 100 t.u — Versione di atto con cui Regep nominato nel precedente dichiara che Paolo Giustiniani capitano di Sebenico, Zara. Traù, Spalato e Dalmazia (*), liberò Fercat e i morlacchi ivi pure mentovati (v. n. 135). (’) Il titolo del Giustiniani era « capitauo delle fuste in Golfo », come risulta da due lettere sue ai capi del Consiglio dei Dieci. 134. — 1547, Aprile 4. — c. 101 t.° — Versione come al n. 129. Il sultano invita ad affrettare l’invio di artieri e viveri per la costruzione del castello di Nadin, essendosi dovuti sospendere.i lavori per la mancanza di quelli. Data in Adrianopoli. 135. — S. d. (1547, Aprile). — c. 101. — Nota delle persone liberate da Paolo Giustiniani (v. n. 133) : 9 consegnate al castello di Scardona — fede del cadì Edhem ; 9 al castello di Nadin — fede dello stesso ; 4 al castello di Clissa —r- fede di Ibrahim castellano ; 2 alla città di Sebenico — fede di Omar scrivano ivi ; 10 a Mararsca — fede di Pin vicegerente di Mustafà celebl emiri di Sebenico ; 11, la fede n. 133. 136. — 1547, Ottobre 6. — c. 102. — Versione simile al n. 123, relativa al pagamento di 500 zecchini pel tributo per Zante da 1 Ottobre 1545 a 1 Ottobre 1546. Data a Costantinopoli. — Sottoscritti : Regep, Bairam e Kidr. 137. — 1547, Ottobre 6. — c. 102 t.° — Versione simile alla precedente. Il sultano attesta il pagamento come nel n. 124 pel tributo dell’ anno da 21 Aprile 1546 a 21 Aprile 1547. Fatta e sottoscritta come la precedente. 138. — 1548, Marzo 3. — c. 104. — Ferdinando re dei Romani, di Ungheria, Boemia ecc., arciduca d’Austria ecc., a Giovanni Grimani patriarca di Aqui-leia. Avendo deliberato di far visitare da propri commissari le chiese, i monasteri-e le istituzioni ecclesiastiche della contea di Gorizia, ne diede l’incarico a Giovanni Neusit parroco di Willard in Eggen (Bigliana in Caglio) e a Bernardo Rabatta. Dipendendo la detta contea nello spirituale da esso patriarca, lo invita a mandare coi predetti un proprio commissario. COMMEMORI ALI, TOMO TI. 33