DOGE GIROLAMO PR1ULI 291 fino e sua moglie, il re, la regina e la reggente di Scozia, il re di Boemia e gli arciduchi suoi fratelli figli dell’ imperatore, i re di Portogallo, Polonia, Danimarca e Svezia, Elisabetta regina (d’ Ungheria) vedova di Giovanni voivoda (di Transilvania) e il re suo figlio, i 13 Cantoni delle Leghe Grigie, il Vallese, S. Gallo, Toggenburg, Mulhausen ecc., il duca e la duchessa, ved. di Lorena, il duca di Savoia, quello di Ferrara, il cardinale di Mantova e Francesco d’Este, la marchesa vedova di Monferrato, il duca di Ferrara e Lodovico suo fratello, Lucca, i vescovi e capitoli di Metz, Toul e Verdun, 1’ abazia di Gorze, la casa de la Marck, il duca di Pagliano, i duchi della Mirandola e di Pitigliano, Giordano, Camillo e Paolo Orsini, Filippo, Boberto e il cardinale Strozzi, il vescovo di St. Papoul Salviati, Cornelio Bentivoglio e fratelli ; con alcune dichiarazioni e riserve; — per parte di Spagna: il papa, la S. Sede, l’imperatore e l’impero, il vescovo di Liegi, il duca di Cleves, il vescovo, la città e il territorio di Carn-brai, le città marittime e la contea della Frisia Orientale, i cantoni svizzeri e grigioni, i delfini (ire delfini), ì re di Scozia, Inghilterra, Portogallo, Polonia, Danimarca, i duchi di Savoia e di Lorena; Venezia, Genova e Lucca; f duchi di Firenze, Ferrara, Mantova, Urbino, Parma e Piacenza, i cardinali Farnese, S. Angelo e camerlengo, il conte di S. Fiora e fratelli, i cardinali di Carpi e Perugia, Marc’ Antonio Colonna, Paolo Giordano Orsini, Vespasiano Gonzaga, il signore di Monaco, i marchesi del Finale e di Massa, Bertoldo Farnese, il vescovo di Pavia e fratelli, il signore di Piombino, il conte di Sala, quello di Colorno, Sinolfo signore di Castel Thiery. Resta facoltà alle parti di nominare altri entro 6 mesi. [Fatto a Càteau Cambresis]. 60. — 1559, Dicembre 14. — c. 69. — Deliberazione (in volgare) del Senato che ordina la conclusione della, condotta del marchese Sforza Pallavicino, capitano generale della fanteria ai servigi di Venezia, in qualità di governatore generale delle milizie, coi 100 uomini d’ arme della compagnia Orsina e 100 cavalleggeri, a ducati 100 per lancia, e 50 1’ uno i cavalleggeri (e si fissano le norme pel pagamento). Avrà 5000 due. 1’ anno per suo piatto e 70 tasse al mese per la stalla in tempo di pace. La condotta è per cinque anni e due di rispetto dal 1 Marzo venturo. In Novembre farà la mostra delle sue genti. Dovrà dimorare nello stato, ed assentarsene solo con licenza del Senato. Seguono articoli - relativi agli alloggiamenti dei militi, alla controlleria per la loro presenza, alla sostituzione dei mancanti, alle mostre e rassegne degli uomini e dei cavalli, al servizio da prestarsi dal marchese dove e contro chi gli sarà comandato, ai prigionieri che facesse in guerra, al divieto fattogli di arruolare banditi dagli stati veneti, alla sua giurisdizione sopra le milizie, ed altri minori (v. n. 61). 61. —- 1559, Dicembre 16. — c. 68 t.° — Patente ducale a tutti i rettori ed altri rappresentanti ecc. Si annunzia (in volgare) la conclusione della condotta n. 60. Data nel palazzo ducale di Venezia.