228 COMMEMORI ALI, LIBRO XXII 11. — 1536, Febbraio 10. — c. 7. — Ratificazione e confermazione simile al n. 6 fatta, per gli uffici di Gian Antonio Veniero e di Marcantonio Contari ni, oratori veneti, dall’ imperatore Carlo V (anche a nome di Ferdinando re dei Romani) divenuto sovrano dello stato di Milano in seguito alla morte del duca Francesco Sforza, riservandosi luogo di partecipare alla presente confermazione a papa Paolo III (v. n. 12). Data a Napoli. — Sottoscritta da Giovanni Obernburger e da Pereltus (Nicolò Perrenot ?) 12. — 1535 (1536), Febbraio 10. — c. 8.— Istrumento in cui, ricordata la ratificazione e rinnovazione del trattato n. 84 del libro XXI, fatta il 20' Maggio 1535 in Barcellona, in seguito alla morte di papa Clemente VII, dall' imperatore Carlo V e da Marcantonio Contarmi (v. n. 6) per Venezia, con luogo ad accedervi a papa Paolo III ; si espone che per la morte del duca di Milano i due potentati credettero opportuna nuova ratificazione, e perciò Giannantonio Veniero e il Contarmi suddetto, a ciò delegati dalla Signoria veneta, ratificano e rinnovano il detto trattato, accettando l’impegno assunto dall’ imperatore col n. 11 ; il qual sovrano ne giura l’osservanza (v. n. 13). Dato in Napoli. — Sottoscritto dal Veniero e dal Contarmi. 13. — 1536, Marzo 6. — c. 9. — Ferdinando re dei Romani, di Germania, Ungheria, Boemia, Dalmazia, Croazia, Slavonìa ecc., infante di Spagna, arciduca d’ Austria, duca di Borgogna, marchese di Moravia ecc., conte del Tirolo ecc., ricordate le ratificazioni n. 11 e 12, che dichiara approvare, ratifica a sua volta di nuovo il trattato n. 84 del libro XXI, e promette osservarlo in quanto gli spetta. Dato in Innsbruck. — Sottoscritto dal re e da Giovanni May. 14. — 1536, Maggio 6. — c. 5. — Breve di papa Paolo III alla prioressa ed alle moiiache del Corpus Domini di Venezia. Narrato come il detto monastero sia stato tolto alla dipendenza dei frati predicatori e sottoposto alla immediata della S. Sede, ricordate le disposizioni daté al nunzio presso la república (v. n. 10), ordina: che le predette monache seguano come in passato la regola di S. Agostino dell’osservanza; che abbiano facoltà di scegliersi il confessore, da confermarsi dal nunzio, il quale confermerà pure le prioresse elette ogni due anni dalle monache stesse, (v. n. 15). Dato e sottoscritto come il n. 10. 15. — 1536, Giugno 6. — c. 10. — Breve di papa Paolo III a Girolamo Ve-rallo, suo nunzio a Venezia con poteri di legato. Riassumendo i provvedimenti presi pel. monastero del Corpus Donimi in Venezia (v. n. 14), ordina al nunzio e a’suoi successori di vegliare perchè quelle monache siano libere di eleggersi il padre spirituale solo nel clero secolare. Dato e sottoscritto come il n. 10.