232 COMMEMORIATE, LIBRO XXII camerario, papali, Francesco da Valenza cav. di S. Giacomo della Spada aulico dell’ imperatore, ed Alvise Leoncini segretario due. veneziano. — Atti di Pietro Duranti vescovo di Termoli datario papale (v. n. 25). Allegato A: 1537, Ottobre 31. — Carlo V imperatore, re di Germania, Spagna ecc., fa sapere che, per aderire agli inviti del papa e di Venezia, quantunque abbia già dato facoltà a don Lopez de Soria, oratore presso la republica, di stipulare un’ alleanza con essa e colla S. Sede contro i turchi, conferì eguali poteri a don Giovanni Fernandez Manrique marchese di Aguilar oratore presso il pontefice, con autorità di impegnar pure l’intervento di Ferdinando re dei Romani. Fatto a Monzon. — Sottoscritto dall’ imperatore e da Obernburger. Allegato B : 1537, ind. X, Ottobre 19. — Sindicato con cui il doge, per deliberazione del Senato, dà facoltà a Marcantonio Contarmi cav., oratore presso il papa, di stipulare e conchiudere alleanza come sopra. Dàto nel palazzo ducale di Venezia. — Sottoscritto dal doge'« da Francesco Ottoboni segretario. 25. — 1538, ind. XI, Febbraio 8. — c. 24 t.° — Istrumento in cui si dichiara che il papa e i rappresentanti dell’imperatore e di Venezia nominati nel precedente, pattuirono quanto segue (le condizioni, sono in volgare) : Se nella spedizione progettata col detto trattato si ricupereranno luoghi che abbiano appartenuto a Venezia (compresi Castelnuovo, la Valona e Corone), si restituiscano ad essa ; egualmente s’intenda rispetto all’ imperatore pei luoghi che furono suoi. A quest’ ultimo sarà dato l’impero di Costantinopoli e quanto gli compete come re di Napoli e di Sicilia. Rodi sarà restituita all’ Ordine gerosolimitano. Per la S. Sede si formerà colle conquiste uno stato proporzionato al suo concorso all’ impresa ; e così si assegneranno domini relativi a quanto potessero contribuire altri potentati. Le parti si giurano 1’ osservanza di tutto ciò. Fatto in Roma nella sala dove il papa si prepara pel' concistoro. — Testimoni : quattro dei testimoni del n. 24 (qui Francesco da Valenza è detto Francesco Valenzola). — Atti come al n. 24. (v. n. 34). 1538, Aprile 11. — V. 1539, Maggio 5, n. 37. 26. -— 1538, Maggio 20. — c. 15. — Breve di p’apa Paolo III a Girolamo Verallo nunzio a Venezia. Per le necessità della difesa dei domini veneti assaliti dai turchi, ricordata la concessione di tre decime sui benefici ecclesiastici fatta alla republica nei domini di essa, non ancora interamente riscosse, dichiara accordarne altre sei da esigere parte nel corrente e parte nell’ anno venturo, eccettuati solo i cardinali, 1’ Ordine gerosolimitano e il nunzio coi due collettori che questi si aggregherà per 1’ esazione. Per la quale accorda ad esso nunzio e collettori le necessarie facoltà. La somma a cui deve ascendere il prodotto d’ esse sei decime è fissata in due. 180000 di camera che saranno versati alla Signoria.