54 COMMEMORI A LI, LIBRO XVIII patenti di concessione d’ esso diritto emesse da magistrati suoi dipendenti, ed ordina che in tal tempo tutti coloro che ne sono in possesso presentino le loro pretese a lui che farà giudicare dei singoli danni per via giuridica, (v. n. 209). Data a Saragozza. — Sottoscritta dal re e da Michele Perez d’ Almazan. 209. 1502, Agosto 14. — c. 178. — Ferdinando re di Castiglia ecc., come nel n. 208, richiamandosi a quel suo decreto, fa sapere essersi il doge di Venezia lagnato che Giannotto Bernardo negli scorsi mesi catturò nelle acque di Sicilia due navi con merci di veneziani vantando diritto di rappresaglia; ordina quindi a tutti i destinatari della presente, sotto la pena comminata nel n. 208, di sequestrare quanto il detto Bernardo o altri avessero tolto nel corrente anno sotto pretesto di rappresaglia a veneziani, e di esigere da quelli cauzione che starebbero in proposito al giudizio d’ esso re. Dato e sottoscritto come il n. 208. 210. — 1502, ind. V, Agosto 18. — c. 174 t.° — Francesco (Bakàcs de Erdòd) vescovo di Raab, Nicolò de Chàk eletto vescovo di Csanàd, Nicolò (de Bàchka) vescovo di Neutra, Lorenzo duca di Ujlak, Tomaso conte di S. Giorgio, Giorgio Bathory, Andrea Both signore di Soklos e Stefano de Telegd, oratori del re d’ Ungheria, dichiarano di avere ricevuto da Antonio Trono camerlengo del Consiglio dei dieci 7000 due. d’ oro a conto del sussidio dovuto da Venezia al re suddetto. Tale importo era stato chiesto dai riceventi alla Signoria per poter condurre da Venezia in Ungheria la loro regina e il suo seguito.—-Sottoscritta dagli oratori. Fatto in Venezia, in casa del vescovo di Raab a S. Leonardo. — Testimoni : Francesco dalla Giudecca segr. due., Giovanni Trevisano scrivano dei camerlenghi del comune, Lorenzo di Michele priore dell’ ospizio Foscari in Murano e Giovanni Drago dell-’ ufficio agli imprestiti. — Atti Bernardino Ambrosi (v. n. 205, 212). 211. — (1502), Agosto 30. — c. 176 t.°. — Versione in volgare di lettera di Anna (di Foix) regina d’ Ungheria al doge. Passando per Segna ne riscontrò la povertà, chiede le si permetta far portare in quella terra, per mare, dalla Puglia e dalla Marca d’ Ancona, grani, olio e vino in determinate quantità. Data a Segna. — Sottoscritta dalla regina e a Lepelletier. 212. — 1502, Settembre 2. — c. 175 t.° — Ladislao re di Ungheria e Boemia ecc. ratifica 1’ obligazione n. 210 (v. n. 213). Data a Buda. — Sottoscritta dal re. Qui sono alterati i nomi degli oratori ungheresi: Tomaso conte di Bozym (Possing) e di S. Giorgio, Andrea Both de Banya. 213. — 1502 (Settembre 2?). — c. 176. - Il re d'Ungheria ad Alberto de Louyay (v. 180) o al costui fratello Giovanni, a Segna. Ordina loro di compren-