308 COMMEMORI ALI, LIBRO XXIII 106. — 1564, ind. VII, Luglio 2. — c. 111. — Istruraento in cui si attesta che Pio IV papa, in seguito ai n. 100 e 103, per dar maggiore solennità alla trasmissione del palazzo di S. Marco alla republica veneta, impedito dalla podagra, nominò all’ uopo suo procuratore Guido Ascanio Sforza Cardinal diacono di S. Maria in via lata, detto di S. Fiora, camerlengo di S. Chiesa, il quale diede il possesso effettivo dell’ edilìzio all’ ambasciatore veneto Iacopo Soranzo. Fatto in Roma, nel detto palazzo. — Testimoni : Giulio Cattaneo cameriere segreto, Girolamo de’ Medici da Crema dioc. di Piacenza famigliare del papa, Annibaie Agostini di Siena e Mario Pagano di Città Ducale. — Atti Cesare Glorieri segretario apostolico. 107. — 1564, ind. VII, Luglio 8. — c. 131 t.° — Si dichiara che il Grimani, e il Moro, nominati nel n. 101 elessero, dalla polizza presentata per parte del duca di Ferrara, qual terzo arbitro il dottore Aimone Crayetta, a norma dell’ istrumento stesso n. 101 (v. n. 108). Fatto in Venezia nello studio del notaio rogatario, in piazza di S. Marco. —: Testimoni : Giovanni Gigante dott. in ambe e Tomaso Baroni, avvocati. 108. — 1564, ind. VII, Luglio 10. — c. 132. — Francesco Paludino canonico di Ferrara, procuratore di quel duca (procura 5 corr., in atti di Giov. Battista Pigna segr. ducale) e di Alfonso conte ed Ercole de’ Contrari, figli del fu conte Alfonso (procura in atti di Maurello Torino), costituito davanti al doge e al Collegio, presentò l’elezione di Marcinone Aimo giureconsulto fatta dai suoi mandanti in forza del compromesso n. 101 fra i notati nella polizza presentata dai rappresentanti Venezia pel terzo arbitro. Intimata poi dal doge ad esso Paludino la elezione del Cravetta (v. n.' 107), si passò all’ estrazione a sorte di uno dei due, la quale, che eseguita dal Paludino stesso, risultò favorevole al detto Cravetta, che fu dichiarato effettivamente terzo arbitro. Fatto in Venezia in Collegio. — Testimoni : Giovanni Formento e Lorenzo Massa segretari ducali (v. n. 109). 109. — 1564, Luglio 11. — c. 132 t.° — Giovanni de’Leonardi causidico di Venezia, quale rappresentante del comune di Badia, approva e ratifica l’elezione n. 108 (v. n. 110). Fatto come il n. 107. — Testimoni : Tomaso Baroni avvocato e Lorenzo del fu Bernardino Leonelli. NO. — 1564, Luglio 11. —- c. 132 t.° — Convocati alla presenza del podestà i consoli Negro Dente e Girolamo Centozavus, e i consiglieri Nicolò Bazo-lano, Giov. Battista Zilberti, Francesco Guglielmini, Lorenzo Miniscalchi, Iacopo Sguerla, Battista Passoni, Orfeo Pizzolati, Abriano Abriani, Luigi Paietti, Nicolò Citizar, Giovanni Rosini, Pasqualino Perseo, col cancelliere Bernardino Ambrosi, costituenti il consiglio comunale di Badia, approvano che sia data facoltà al console Dente di ricevere in nome del comune, insieme al rappresentante la