218 COMMEMORALI, ' LIBRO XXI bro, Gian Domenico Ferrara, Mauro Granilo, Gian Pietro Brusco, Giannetto Magagnato, Angelo e Bernardino Bosolin, Simone Ferravo, Marco Quagiotto, Gian Antonio Picello, Pietro Tontolo, Giacomino Ferro, Antonio Zanellato, Biagio Varienti, Giovanni Bressan, lavoratori e conduttori delle terre, Antonio e Girolamo Vacca di Chioggia e la casa Papafava: e pei confini : la chiesa di S. Antonio di Cona, il Brentou, la Fossa Befosso, la Fossa Benedetta, la Fossa Giustiniana, la Fossa Sista, la Fossa Rabosola, le Botti grandi. 135. — 4534, Giugno 1. — c. 144 a 453 t.° — Belazione letta in Senato dal segretario Daniele Lodovici al suo ritorno da Costantinopoli dove era stato inviato per scusare il provveditore (Girolamo) Canale che, supponendole di pirati, aveva assalito galee imperiali ottomane comandate dal figlio del Moro di Alessandria. In essa, dato conto del risultato soddisfacente della sua missione, il segretario fa una diffusa descrizione dell’ impero ottomano, delle sue condizioni interne, delle sue relazioni estere, parlando sul sultano e sui principali personaggi del governo, toccando anche fatti storici (*). (*) Questa relazione fa publicata (non però integralmente) da E. Alberi nelle Relazioni degli Ambasciatori Veneti, Serie III, voi. I, p. 3 (Firenze, 1840''. 136. — 1534, ind. VII, Giugno 2. — c. 443. — Il doge fa sapere che avendo i! re dei Bomani sostituito il giureconsulto Antonio Quetta al morto Girolamo Bal-dung suo arbitro (v. n. 123), pendenti ancora le vertenze nel congresso di Trento, il Senato approvò ed accettò la sostituzione, benché il Quetta fosse stato avvocato e difensore del re ; e-colla presente si rinnova quanto è disposto nei n. 423 e 124. 137. — 4534, Agosto 17. — c. 154. — Lorenzo Campeggi cardinale al doge (in volgare). L’ arcivescovo di Candia (Giovanni Landò) non avendo potuto ottenere dalla S. Sede di trasmettere quella dignità al proprio nipote Pietro, ancor troppo giovine, pensò di depositare 1’ arcivescovato nella persona del cardinale fino all’ età canonica di Pietro suddetto. Si spedirono già le bolle in proposito, e il cardinale prega vengano approvate dalla Signoria, dovendo ciò tornare a vantaggio di una cospicua famiglia quale è quella dei Landò, perchè lo scrivente non ci mette che il nome (v. n. 138). Data a Roma. 138. — 1534, Novembre 28. — c. 100 t.° — Il cardinale Lorenzo Campeggi al doge (in volgare). Ha ricevuto la lettera 10 corr. con cui il detto principe lo ringraziava per quanto esso cardinale aveva fatto in prò’dei Landò circa 1’arci-vescovato di Candia, e si dichiara contento di aver potuto far cosa grata alla Signoria. Data a Roma (v. n. 137). 139.— 1534, ind. VIII, Febbraio 17 (m. y.). —c. 161.—Istrumento del