234 COMMEMORIALI, LIBRO XXII 34.— 1538, Novembre 3. — c. 20. — Istrumento in cui si dichiara che, in aggiunta al convenuto nel n. 24, il quale si conferma; avendo l’imperatore intenzione di partecipare personalmente all’ impresa, il papa e i due rappresentanti d’esso sovrano e di Venezia nominati nel n. 21 pattuirono: I contraenti aumenteranno proporzionalmente all’ obligo contratto col detto n. 24 i rispettivi loro contributi di milizie fino a portarne il numero a 30000 fanti tedeschi ed altrettanti spaglinoli e italiani, metà per nazione, e 5000 cavalli ; comanderanno i fanti tedeschi tre colonnelli, cioè il conte (Federico) di Flir-stenberg, (Francesco) di Castellalto e Heischron (Egh ?) di Reischach, con facoltà a Venezia di nominarne altro (tedesco) in luogo di alcuno dei detti; anche il papa potrà eleggerne un . quarto. Gli spagnuoli saranno arruolati dall’imperatore il quale ne nominerà il.generale; il papa e Venezia arruoleranno gli italiani, e ne eleggeranno i comandanti. I duci della cavalleria saranno designati dai contraenti proporzionalmente al rispettivo contributo. Tutto ciò sarà compiuto entro il Marzo venturo. Se Francesco I re di Francia entrerà nella lega, la fanteria (si desidererebbe svizzera) che vi contribuisse sarà oltre i 00000 mentovati, mentre la cavalleria entrerà nel numero dei 5000 pattuiti. Le parti armeranno, ciascuna proporzionalmente, 200 galee e 300 navi almeno ; e cosi pure prov-v e dora imo le occorrenti artiglierie, munizioni e viveri, tanto per la guerra di mare che di terra, 2000 cavalli di Germania per le artiglierie e 7000 guastatori (italiani). Il ritrovo della spedizione sarà in Brindisi od Otranto a piacimento del Boria. I contraenti si giurano vicendevolmente l’osservanza del presente (v. n. 38). Fatto in Roma nella stanza del papa. — Testimoni : Uberto Gambara vescovo di Tortona, Ascanio Parisani vesc. di Rimini, Durante Duranti eletto vesc. di Alghero, il Valenzola e il Leoncini nominati nel n. 24, e Filippo Arcliinti protonotario apostolico. — Atti e sottoscritto come al n. 24. 35. — 1538, Dicembre 20. — c. 29. — Alfonso d’ Avalos di Aquino marchese di Vasto Aimone, capitano generale e luogotenente imperiale a Milano, in seguito ad ordini dell’ imperatore, dà facoltà a Lopez Soria, oratore di quest’ultimo a Venezia, di stipulare la convenzione n. 36. Data a Milano. — Sottoscritta dal d’Avalos. 36. — 1539, ind. XII, Marzo 31. — c. 28 t.° — Istrumento in cui si espone che il doge Pietro Landò, in seguito a deliberazione del Senato, e Lopez Soria, rappresentante il luogotenente imperiale in Milano (v. n. 35), rinnovano la convenzione n. 117 del libro XXI relativa alla mutua estradizione dei banditi ecc. Fatta in Collegio a Venezia. — Testimoni : Gianfrancesco Ottoboni e Febo Cappella, segretari due. — Atti di Girolamo Alberti segret. due. 37. — 1539, Maggio 5. — c. 29 t.° — Il doge rinnova a favore del conte Baldassare Rangoni, dopo la morte di suo padre conte Guido di cui si lodano