DOGE ANDREA GRITTI 191 Data presso S. Germano en Laye. Allegato 13: 1527, Marzo 21. — Sindicato con cui il doge dà facoltà a Sebastiano Giustiniani cav. oratore presso il re di Francia, di stipulare con questo la rinnovazione dell’ alleanza con inclusione del re d’Inghilterra e del duca di Milano. Dato nel palazzo ducale di Venezia. — Sottoscritto dal doge. Allegato C : 1527, Marzo 24. — Francesco II Sforza duca di Milano e di Bari, principe di Pavia, conte di Aligera e signore di Cremona, in seguito al ritiro del papa dall’ alleanza contratta col n. 14, dà facoltà al giureconsulto Gian Francesco Taverna senatore, suo oratore presso il re di Francia, di rinnovare, in quanto concerne esso duca, la detta alleanza. Data a Cremona. 41. — 1527, ind. XV, Aprile 28. — c. 32. — Volendo la república di Firenze aderire all’ alleanza stretta fra il re di Francia, Venezia, ilpapa e il duca di Milano (v. n. 14 e 40), Michele Antonio marchese di Saluzzo, luogotenente generale del re in Italia, Alvise Pisani, procur. di S. Marco e provveditore generale in campo, e Marco Foscari oratore veneto a Firenze, rappresentanti Venezia, Scipione Atellano, oratore del duca di Milano presso il duca d’ Urbino capitano generale di Venezia, e gli otto di pratica della medesima república fiorentina (Girolamo Capponi, Antonio de’ Pazzi, Paolo de’ Medici, Matteo Strozzi, Bartolomeo Valori e Nicolò Dini), pattuiscono : Firenze entra come contraente principale nell’ alleanza sopradetta ; gli altri contraenti 11011 faranno alcuna sorta di trattative coll’ imperatore o con altri potentati senza consenso espresso di quella. Se nel-1’ alleanza ultimamente stipulata in Boma il papa non ha espresso la misura del concorso di Firenze nel fornire aiuti, la dichiarazione sarà fatta entro un mese. Il presente non pregiudicherà ai trattati già conclusi fra il papa e il re d’Inghilterra (v. n. 49). Fatto in Firenze nel palazzo de’ Medici. — Testimoni : Galeotto di Girolamo Enfreducci da Fano, famigliare di Silvio (Passerini) cardinale di Cortona, e Bartolomeo del fu Marco de’ Ferrari da Pavia. Aprile 30. — Si aggiunge essersi pattuito che Firenze manterrà in qualunque luogo sia necessario ili Italia 250 cavalli di greve armatura, 500 cavalleg-geri e 5000 fanti, colle convenienti artiglierie e munizioni ; ed anche molte più milizie delle quali tiene ora gran numero. Fatto come sopra. — Testimoni : Francesco di Michelangelo Tarusio dott. da Montepulciano e il Ferrari summentovato. Sottoscritto dai rappresentanti il re, Venezia, il duca di Milano e dagli otto di pratica. Atti Angelo del fu Michele de’ Marzi not. imp. di Firenze e Daniele de’ Lodovici not. imp. e veneto. 42. — 1527, Maggio 24. — c. 38 t.° — Francesco (I) re di Francia fa sapere: Volendo arruolare 10000 svizzeri e 10000 altri fanti, italiani o francesi, oltre