10 COMMEMORIALI, LIBRO XVIII 150. 1499, Aprile 15. — c. 143. — Luigi XII re di Francia, Sicilia e Gerusalemme, duca di Milano, fa sapere di aver concluso con Venezia il trattato n. 119, di cui riferisce il tenore, e promette di osservarlo, (v. n. 153). Dato a Blois. — Sottoscritto dal re. — Munito del gran sigillo reale. — Intervenienti i membri del gran Consiglio: (Giorgio) d’ Ambóise card, arcivesc. di Rouen, il duca di Lorena (Renato II), il signore de la Trimouille, il maresciallo di Gié (Pietro di Rohan), comite Opemo (?), Francesco d’ Esteing, Accursio Maineri e Roberto d’ Esteing. — Annotazione in margine che 1’ originale è presso Giov. Stella canc. gr. 151. — 1499, ind. II, Aprile 1G. — c. 137. — Dichiarazione del duca di Ferrara al il. 145: L’ assessore del capitano (di Pisa) potrà esser proposto fra gli abitanti dei paesi nominati nel n. 147 ; il capitano dovrà sempre giudicare col concorso dell’ assessore ; si revoca il decretato circa la restituzione dei beni stabili (v. il. 148). Fatto come il n. 147. 152. - 1499, Maggio 1. — c. 130 t.° — Breve di papa Alessandro VI al doge. Malgrado la sospensione di tutte le indulgenze plenarie nella ricorrenza del prossimo anno.santo, o del giubileo, per le istanze della Signoria consente che tale sospensione non abbia luogo relativamente all’ indulgenza di cui gode la chiesa di S. Marco di Venezia nella solennità dell’ Ascensione, di cui rinnova la concessione (v. n. 120). Dato a Roma presso S. Pietro. — Sottoscritto L. Podocataro. 153. — 1499, ind. II, Luglio 9. — c. 144 t.°— Il doge notifica il trattatto fatto in Blois il 15 Maggio.col re di Francia (v. n. 149 e 155). 154. - 1499, ind. II, Luglio 20. — c. 145. — Rinnovazione della condotta di Guid’ Ubaldo duca di Urbino (v. n. 129), rappresentato da Macario Gomerta suo oratore presso la Signoria (procura 25 Giugno in atti di Agapito di Pierantonio not. di Urbino) ai servigi di Venezia, a cominciare dal 7 Agosto p. v., con 12000 due. 1’ anno. Egli dovrà tenere 100 armigeri a disposizione della Signoria per combattere in Italia contro chiunque, sotto idoneo capitano. Se fosse chiamato a servire in persona, dovrà farlo con 250 armigeri e collo stipendio di 25000 due. colle condizioni della condotta n. 129. Fatto nella sala nuova di udienza del palazzo due. di Venezia. — Testimoni : Bernardino Redaldo, Nicolò Aurelio e Pietro /aulani segretari due. — Atti Bernardino Ambrosi. 155. 1499, ind. II, Luglio 28.,— c. 150 t.° — Istrumento in cui si dichiara che, in esecuzione del prescritto dal n. 149, la Signoria di Venezia nomino ad Accursio Maineri ambasciatore del re di Francia i propri collegati, confederati ecc. (v. n. 150 e 156).