5G COMMEMORIALI, LIBRO XVIII da Udine dottore in medicina, Bernardino da Legnago prete, Francesco Brognolo da Legnago ed Antonio di Giovanni da Venezia. — Sottoscritto dal re e dai procuratori del doge. — Atti Antonio di Dionisio di Milethyniz della diocesi di Zagabria not. apost. ed imp., e l’aolo Zotarelli fu CtÌo. Battista not. imp. e segr. dei detti procuratori. Allegato: 1502, ind. V, Novembre 24. — Il doge dà facoltà a Sebastiano Giustiniani cav. e a Giovanni Badoaro dott. di negoziare e concludere col re di Ungheria trattative concernenti le relazioni vicendevoli dei due potentati dopo fatta pace o tregua coi turchi. Fatto in Venezia nella sala nuova di udienza del doge. —Testimoni: Gaspare dalla Vedova, Bernardino Redaldi, Gian Pietro Stella e Gio. Batt. Guglielmi (de Vielmis), segretari due. — Atti Bernardino Ambrosi. 217. — 1503, ind. VI, Marzo 1. — c. 194 t.° — Giov. de Lonyay (v. n. 215) dichiara di avere ricevuto da Marco Beaciani segr. due. di Venezia 10000 due. d’ oro a conto della seconda rata del 1502. Fatto come il n. 183. —- Atti Antonio de’ Torelli da Fano not. imp. e vicecancelliere del comune di Segna. — Testimoni i giudici nominati nel n. 215 ed Antonio Tergovatz. Segue attestazione della legalità del suddetto notaio, fatta il 12 Marzo, e come nel n. 183. 218. — 1503, Maggio 3. — c. 202. — Antonio da Canale governatore a Brindisi al doge (in volgare). — Partecipa di mandare alla Signoria, per mezzo di Marco di Teodoro da S. Martino di Venezia, padrone di una caravella, gli oggetti sacri, di cui unisce l’inventario, già appartenenti al monastero di S. Domenico di Durazzo e posti in una cassa, di cui era consegnatario anche Gregorio de’ Tomaselli prete di S. Eustachio e cappellano dello scrivente. Data a Brindisi. Allegato : — Inventario di reliquie sacre, arredi preziosi, paramenti ed oggetti ecclesiastici depositati in una cassa. 1503, Maggio 23. — Annotazione che il segretario due. Marcatonio Zamboni trovò corrispondere gli oggetti arrivati coll’ inventario, e che quelli furono con-. segnati ai frati di S. Domenico di Castello (v. n. 206). 1503, Giugno 7. — V. 1503, Giugno 8, n. 219 219- 1503, ind. VI, Giugno 8. — c. 210 t.° — Istrumento in cui si dichiara che il doge, in esecuzione dell’ all.0 A, in seguito a negoziazioni precedenti, accordò al procuratore dei cardinali vescovo di Sabina e diacono di S. Eustachio, esecutori testamentari di Marco (Barbo) (v. all.0 B) il pagamento di 3000 ducati, rendita di un anno del patriarcato di Aquileia, conceduta ad esso cardinale Marco da papa Innocenzo Vili con bolla 3 Marzo 1490. Il pagamento sarà fatto dall’ ufficio del sale in Venezia in 20 rate annuali di 150 due. 1’ una ai