144 COMMEMORIALI LIBRO XIX nei n. 42; vi si aggiunge solo che avendo ora il sultano acquistato 1' Egitto, il tributo (carazo) di 8000 due. 1’ anno che Venezia pagava in addietro ai sovrani di quel paese per Cipro sarà quindinnanzi mandato a Costantinopoli al tesoro turco (v. n. 07). Dato al Cairo. 65. — 1517, Settembre 10. — c. 54 (63) t.° — Versione in volgare di lettera di Selim sultano dei Turchi al doge. Esposto come i due ambasciatori veneti inviatigli (v. n. 64) abbiano compiuto egregiamente la loro missione, dice d’aver voluto confermare 1’ antica amicizia, fra lui e Venezia, e che uno dei suddetti oratori vada a Costantinopoli per farlo degnamente onorare (v. n. 67). Data al Cairo. 66. — 1517. Settembre 17. — c. 190 (200). — Breve di Leone X papa ad futuram rei memoriam. Per gli uffici di Tomaso di Foix signore di Lescun capitano generale delle milizie francesi a difesa della S. Sede, e del signor de la Chisa pur capitano francese, il papa conferma, accettandoli, i capitoli allegati presentatigli dal de la Chisa e da Ti/,uno Gaetano inviato all’ uopo al papa da Francesco Maria della Rovere duca di Urbino tornato all' obbedienza d’ esso pontefice ; promette di osservarli in quanto gli spetta, e perdona agli ufficiali francesi le offese recate alla S. Sede. Dato a Roma presso S. Pietro. — Sottoscritto da (Pietro) Bembo. Allegato : I capitani della nazione francese e guascona al servizio di Francesco Maria della Bovere, chiamati dal signore di Sisce a servire il re di Francia nello stato di Milano, supplicano (in volgare) il papa di approvare quanto segue : Assoluzione generale per tutti i soldati che combatterono col della Bovere contro la S. Sede ; permesso ai medesimi di andare e venire in tutti i domini di essa ; pagamento del soldo secondo convenzione fatta dal signor di Lescun col cardinale di S. Maria in Portico (Bernardo Tarlati detto Dovizi) ; assoluzione generale del della Bovere, di Federico e Pirro Gonzaga e dei loro dipendenti, sudditi e fautori, con restituzione degli stessi nello stato giuridico, spirituale e temporale anteriore ai monitori, si eccettua il vescovo di Soana ; piena amnistia a tutti i suddetti ; libertà agli stessi signori, dipendenti ecc. di andare fuori del ducato di Urbino con salvocondotto, e di prendere servizio presso qualsiasi potentato, purché non sia contro il papa, lo stato di Urbino e i domini immediati della S. Sede ; liberazione dalla prigionia del sig. Sigismondo da Varano e di Orazio Florido da Fano ; restituzione della madre e della moglie del della Rovere nel pieno godimento dei loro beni personali ; saranno rispettate le donazioni e concessioni fatte dal della Rovere un anno prima del primo monitorio ; il papa prometterà 1’ osservanza di tutto ciò solennemente con guarentigia dell’ ambasciatore francese presso di lui ; il della Rovere e tutte le sue milizie usciranno, entro otto giorni da domani (13 corrente), dallo stato di Urbino, purché il papa abbia approvato il presente e pagate tutte le milizie ; tutti i capitani delle milizie stesse prometteranno 1’ osservanza del presente ; il della