292 COMMEMORIGLI, LIBRO XXIII 62. — S. d. (Ì559 ?). — c. 39-55 t.° — Esposizione (in volgare) dei diritti dei Bresciani sul fiume Oglio in causa con Cremona, fatta dal dottor Giacomo Chizzola, divisa in quattro parti, cioè : documenti ed atti ; fondamenti dei diritti: — ragioni ed argomenti a favore di Brescia — risposte alle ragioni addotte da Cremona — replica alle risposte date da Cremona alle ragioni addotte da Brescia. Premessa una breve descrizione del corso dell’ Oglio che nasce a Ponte di Legno, percorre la Valcamonica, a Pisogne forma il lago d’Iseo, ne sorte a Sarnico, continua pel territorio bresciano, toccando il Bergamasco, la Ghia-ra d’ Adda ed il Mantovano, ed uscendone a Mose; riferisce in sunto i documenti, ed atti che seguono ; 1037, Luglio 15. — Corrado II imperatore concede alla chiesa di Brescia i corsi dell’ Oglio e del Mella e le loro rive. 1123, Agosto 31. — Enrico V imperatore fa la stessa concessione. 1192, Luglio 26. — Enrico VI conferma alla città di Brescia la concessione già fattale, le cede le regalie dell’ impero nel vescovado, pattuendosi le parti reciproco aiuto al bisogno. 1267, Maggio 9. — Nella pace fra Milano, Brescia, Parma, Novara, Lodi, Vercelli, Como, Reggio, Mantova, Crema e Bergamo, da una parte, e Cremona e Piacenza dall’ altra, colla mediazione papale, si riservano i diritti di Brescia e Cremona circa ponti sull’ Oglio con facoltà a Brescia di nominare i giudici. 1311, Gennaio 22. — Enrico VII re dei Romani conferma il privilegio di Enrico VI. — Lo stesso, nell’Ottobre, dichiarò ribelli i bresciani ed annullò i loro privilegi. 1329, Giugno 21. — Lodovico sedicente imperatore, derogando espressa-niente ai diritti di Brescia, concede a Cremona di estrarre acqua dall’ Oglio. Non si ha il documento. 1330, Ottobre 9. — Giovanni XXII papa annulla gli atti del predetto Lodovico duca di Baviera. 1351, Febbraio 28. — Sentenza del vicario di Giovanili (Visconti) arcivescovo di Milano signore di Cremona, in causa contro alcuni bresciani che avevano distrutto un fosso fatto da quelli di Antignate per irrigare con acqua dell’ Oglio il territorio di Calcio, e contro altri per distruzione di molini presso S. Paolo nel Cremonese, la qual sentenza assolse i convenuti essendosi riconosciuto il diritto di Brescia sul fiume. 1355, Gennaio. — Carlo IV imperatore, ad istanza de’ Visconti, assolve molte città, e fra esse Brescia, per le offese recate a lui e ai suoi predecessori, reintegrandole in tutti i privilegi e diritti da quelle già goduti. 1391, Luglio 3. — Filippo Mcdocio (Mencìocio ? Menclozzi) giudice delegato da Gian Galeazzo Visconti conte di Virtù, signore di Brescia e Cremona, per accordi fra le parti, ordina che Ugolino Cavalcabò paghi a Brescia 300 fiorini per rifare la torre da lui distrutta sulla riva dell’ Oglio nel luogo detto i Tezoli, levi la catena che teneva nel fiume, nè esiga dazi di sorta in modo che la navigazione sia libera a tutti.