196 COMMEMORIALI, LIBRO XXI molto s’ era con profitto adoperato il capitano generale di essa Odetto signore di Lautrec), in seguito al n. 37, danno facoltà al cardinale Innocenzo Cibo di negoziare e concludere qualsiasi trattato per conseguire lo scopo bramato, promettendo 1’ approvazione del papa e la loro di quanto il Cibo sarà per fare. Fatto in Parma, nella sagrestia della chiesa del monastero benedettino di S. Giovanni. — Testimoni : Cristoforo Panigarola auditore della S. Rota e Vincenzo de’ Duranti della diocesi di Lucca. Si aggiunge che nello stesso dì Silvio (Passerini) card. pr. di S. Lorenzo in Lucina, detto di Cortona, essendo 'inalato, aderì alla suddetta costituzione di procura (v. n. 61 e 63). Atti Baldassare Turino da Pescia not. apost. ed imp. 63. — 1527, ind. XV, Novembre 10. — c. 46. — Istrumento in cui, premessa 1’ esposizione degli uffici fatti dal cardinale legato e dai mandatari del re di Francia e del signore di Lautrec, del re d’Inghilterra e del cardinale di York, del duca di Milano e di Firenze, nominati nei n. 55, 56, 57, 58, 59, 60 e 61, e Gaspare Contarmi rappresentante Venezia presso Alfonso duca di Ferrara, promettendo il primo 1’ adesione del papa e dei cardinali ora in cattività, appena siano liberati, e gli altri quella dei rispettivi mandanti ; si dichiara che : i detti rappresentanti promisero al duca Alfonso eh’ egli sarà, coi suoi discendenti, tenuto in perpetuo qual figlio e protetto dai mentovati sovrani e stati, obligandosi ognuno a difenderlo contro chiunque volesse assalirlo o molestarlo ; nè alcuno di essi farà trattati di qualsiasi specie con altri senza includervi esso duca e suoi successori. Il papa e i suoi successori accoglieranno in grazia il duca stesso, dandogli l’investitura gratuita di Ferrara e di tutti i domini che ora possede, con reintegrazione in tutti i privilegi già concessi a lui ed a’ suoi predecessori dalla S. Sede e da altri, con remissione d’ ogni pena in cui fossero incorsi, con facoltà al duca stesso di fabricare sale nelle Valli di Comacchio ed altrove nei suoi domini, purché non sia venduto negli stati dei confederati senza loro licenza; e con annullamento d’ogni procedura incoata contro esso duca. Il papa per la S. Sede rinunzierà, in favore del duca medesimo, a tutti i diritti su Modena, Reggio, Castelnuovo presso Parma e Brescello (derivanti da asserta cessione fatta da Massimiliano imperatore a papa Le