280 COMMEMORIALI, LIBRO XXIII nomo, Cornino qu. Bartolomeo e Martino qu. Giovanni, tutti di Bonomo; Fachino qu. Pietro, Pietro suo figlio e Bartolomeo qu. Cornino, tutti de’Zecchini; Bartolomeo e Zanoletto qu. Delaito, Giovanni ed Antonio di Pietro, Pietro ó Jacopo qu. Bartolomeo, Giannino e Pietro qu. Jacopo, tutti de’ Frati ; Alberto qu. Bartolomeo de Cominello, Stefanino qu. Domenico de’ Stefanini, Stefano e Jacopo qu. Domenico del Stefà, Antonio, Martino e Giovanni del Cimarolo ; Maffeo qu. Bartolomeo, Maffeo qu. Giovanni, Domenico e Giovanni, tutti Dii Fosine; Jacopo e Bartolomeo qu. Pietro del Domenego, Giovanni, Andrea e Bartolomeo qu. Giovanni- de Schalmaciis, componenti la maggioranza del comune di Bondone, approvano e promettono osservare 1’¡strumento d’accordo concluso in Venezia il 6 Agosto (in atti di Gian Lorenzo Giorgi) fra Antonio di Bonapace di Roncone not. della Pieve e della valle di Bono, loro rappresentante (procura in atti di Pompeo Bugata di Cusone), e Francesco de’ Franzoni, Giannino de Dominis, Gian Giacomo de’ Pizoni e Giannino de’ Bonardi, procuratori del comune di Idro, nel quale si stipulò (in volgare) : che ciascuno debba continuare nel possesso dei monti di Daonino, Calva e Tignone, cominciando dalla Camerella fino al rivo di Vesta, come prima del 1535. Fatto nella chiesa di Bondone. — Testimoni : prete Camillo del fu Luigi de Paucispannis da Brescia curato di Bondone, Giovanni di Domenico de' Pe-diotti della villa Pironi (di Persone ?), Pietro qu. Giovanni de’ Redolii di Prese-glie, Francesco del fu Giacomino, Rertolotto de’ Fracazzini dai Colli della Val Trompia e Pietro di Antoniolo de’ Fostini di Provaglio (Riviera di Salò). — Atti Bartolo di Giovanni de’ Malcotti da Storo, pieve di Condino, not. imp. (v. n. 21). 1553, Agosto 12. — Ottone conte di Lodrone attesta la legalità del succitato notaio rogatario. Data a Lodrone. — Sottoscritta da Pietro Maria Armano Pruxii notaio. \ • 25. — (1553, Settembre 10). — c. 22 t.° — Versione di ricevuta di due. 8000 versati al tesoro imperiale dal bailo •y'eneto Antonio Frizzo pel tributo per Cipro dell’anno 1553-51. Data a Costantinopoli, 12 di Sehieval 9(51. 26. — 1553, Settembre 19. — c. 15. — Breve di Giulio III papa al vicario generale del patriarca di Venezia. Gli ordina di conferire alle persone che saranno indicate dal nunzio pontificio in Venezia i benefizi vacanti nella Terraferma di cui quest’ ultimo può disporre fino all’ importo di 2500 due. di camera di rendita complessiva. Dato a Roma presso S. Pietro (v. n. 27). 27. - - 1553, Settembre 23. — c. 16. — Il cardinale (Innocenzo) del Monte a Lodovico Beccatello vescovo di Ravello, nunzio papale a Venezia (in volgare). Il papa emise il breve n. 26 per non invalidare le riserve concesse per intercessione della Signoria. Il nunzio dovrà conferire i benefici alle persone indicate da quella, senza pregiudizio delle aspettative. Se i possessori di riserve