DOGE FRANCESCO DONATO 259 viua ricevette 8500 ducati da Francesco Pisani provveditore veneto a Cattaro, da esser trasmessi al bailo a Costantinopoli pel pagamento del tributo di Cipro e del Zante (v. n. 145). Fatta a Savina. —- Sottoscritti : Ali agà dei giannizzeri, Abdi subasci, Maho-met enini di Castelnuovo, Chamber agà di Nevesinie. — Tradotta da Marco Segovi cancelliere e dragomanno a Cattaro. . 143. — 1548, Maggio 21. — c. 106 t.° — Versione di ordine di Solimano sultano dei turchi al sangiacco di Glissa e al cadì di Bosna Serai. In seguito a lagni del bailo veneto che pretendeva essere stati violati i trattati nel designare i confini fra i domini veneti e i turchi ai territori di Vrana, Nadin e Zara, il sultano ne ingiunse al sangiacco predetto e al cadì la revisione. Essendo ora, per la morte del sangiacco, designato il successore, rinnova a questo e al cadì l’incarico, e dà loro le opportune istruzioni perchè coll’ intervento del bailo siano definite tutte le questioni secondo giustizia (v. n. 146). Data a Sivas (Sebaste). 1548, Luglio 15, V. — 1548, Settembre, u. 145. 144. — 1548, Agosto 1 (*). — c. 106. — Jussuf sangiacco dell’ Erzegovina al bailo A^eneto a Costantinopoli (versione in volgare). Avendo ricevuto l’importo mentovato nel n. 142, si scusa di non poterlo trasmettere subito al bailo, non avendo disponibile sufficiente scorta in causa dei lavori di fortificazione a Castelnuovo. (*) Pei? questa data veg'gasi la nota al n. 146. 1548, Agosto 18. — V. 1548, Settembre, n. 145. 145. — S. d. 1548, (Settembre?) — c. 107 t.° —Ducale ai podestà di Pirano, Cittanuova ed Umago e ai loro successori. Comunica essere stata data l’investitura allegato A, e ne ordina 1’ osservanza e l’immissione degli investiti in possesso dei beni feudali. Approvata in Collegio ; consiglieri : Bernardo Soranzo, Priamo da Lezze, Marcantonio Trevisano e Nicolò Tiepolo. Allegato A : 1548, ind. VI, Luglio 15. — Istrumento in cui si dichiara che, ad istanza di Giovanni del fu Pietro de’ Guerci di Capodistria, rappresentante anche i suoi fratelli Nicolò dottore, Francesco e Luigi, e Francesco del fu Giovanni fratello di Pietro suddetto — il qual petente presentò gli allegati B e C esponendo che Giovanni e Nicolò, figli di Almerico investito in C, e successivamente Pietro suddetto figlio del secondo, ebbero, per errore giuridico, riconfermata l’investitura dal vescovo di Cittanuova —, il doge rinnovò a fa^ vore del detto petente e dei suoi rappresentati e loro discendenti maschi, l’investitura del feudo di S. Giovanni della Cometa, detto Castellania della Cor-neta nella diocesi di Cittanuova in Istria, conformemente allegato A, eccettuato il mero e misto impero, coll’ obbligo ai feudatari di pagare ogni anno 5 libbre di