DOGE FRANCESCO DONATO 205 167. — 1550, Settembre. — c. 123. — Versione in volgare di lettera di Solimano sultano dei turchi al doge. L’ambasciatore e il bailo veneti, ai quali rinnovò le querele per l’uccisione di Sabba reis turco ad opera di veneziani, gli dichiararono: che il capitano che aveva preso il reis s’era assentato, e che il fatto era avvenuto senza saputa della Signoria ; che il reis era mandato alla Porta onde ne facesse giustizia per aver esso danneggiato veneziani ; essere stato ucciso in galea con rammarico della Signoria. Il sultano dichiara di aver perdonato per questa volta, ma protesta che, ripetendosi il fatto, non accetterà scuse, romperà i trattati, i quali dice di voler osservare scrupolosamente. . Data a Costantinopoli. 168. — 1550, Settembre. — c. 123 t.° — Il sultano dei turchi dichiara di avere Caterino Zeno versato al suo tesoro 8000 ducati qual tributo dovuto da Venezia per l’isola di Cipro da 21 Aprile 1549 a 21 Aprile 1550. Data a Costantinopoli. 169. — 1550, Dicembre 17. — c. 128 t.° — Bolla di papa Giulio III a Daniele Barbaro eletto patriarca di Aquileia. Avendo avocato a sè la provvisione delle sedi vescovili vacanti, resasi tale, per la resignazione fatta dal patriarca Giovanni (Grimani), quella di Aquileia, il pontefice, dichiarando esser ciò di sua esclusiva competenza, conferisce la sede stessa al Barbaro con tutti i diritti e le prerogative spirituali e temporali inerenti, ordinando ai vescovi suffraganei e al popolo del patriarcato di prestargli la dovuta obbedienza, e raccomandando 1’ eletto alla protezione del doge. Gli dà poi facoltà, dopo che sarà assunto al presbiterato, di farsi consacrare vescovo, e gli prescrive la forinola del giuramento che dovrà prestare. Data a Roma presso S. Pietro (XVI hai. Jan.J. — Sottoscritta: da G. Salmon. 1550, Gennaio 8 (m. v.). — V. 1549, Agosto 19, n. 151. 1551, Febbraio 18. — V. 1551, Aprile 11, n. 173. 170. — (1551, Febbraio 28 ?). — c. 124. — Si dichiara (in volgare) che Giovanni Battista Trevisano camerlengo a Cattaro, in nome di Valerio da Mosto ivi provveditore, consegnò un sacchetto sigillato contenente 1500 due. a Fercat chiecaia (luogotenente) di Bexi'am (Behred ?) beg sangiacco dell’ Erzegovina, onde sia mandato al bailo veneto a Costantinopoli. Fatto il 20 di Sefer 958. — Testimoni : Baiazid desdar, Mahomet emiri, Murad chiecaia, Muchamè figlio del desdaro, zaus Achmed, Regep oda bas'cia, Mustafà Schenderovich, Hassan Ali, Memi Khodja, Topci Mehemed, Cheustan. (Kóstan) Alì, Nassuf Jusufovich, Salich Aisisovich, Piri Jonusovich, Sefer Ach-matovich, All Abdulah, Hussein Atmacich, Hussein dragomanno. — Sottoscritta da Ahrned Celebi Mirsich cadì di Castelnuovo. 171. — S. d. (1551, Febbraio?). — c. 124. — Versione in volgare di ordine del sultano al sangiacco dell’ Erzegovina e al cadì di Castelnuovo perchè rice- COMMEMORIALI TOMO VI. 34