ili COMMEMORIALI, LIBRO XIX 1511, ottobre 8. — V. 1511, Ottobre 4, n. 210. 212. — 1511, Ottobre 9. — c. 181 t.° — Paolo Giorgio ed Antonio Suriano dottore, camerlenghi del comune, a ciò deputati, dichiarano di avere ricevuto due. 20000 d’ oro da Raffaele de Besalu che li pagò, per conto di Agostino Chigi in esecuzione del pattuito nel n. 197, in varie partite alla presenza di Francesco Foscari del fu Filippo proc. di S. M., di Alvise del fu Iacopo Malipiero e di Giovanni Trevisano scrivano dei camerlenghi (v. n. 204 e 238). Fatto nell’ ufficio dei detti camerlenghi. — Testimoni i predetti Foscari ecc. Altra copia sta a c. 183. 213. — 1511, Ottobre 20. — c. 170. — Forinola (in volgare) usata nella publicazione dell’ alleanza riferita nell’ all.0 A al n. 210, in Venezia dopo solennissima processione. Termina: et viva san Marco (v. n. 211 e 214). 214. — 1511, Ottobre 24. — c. 173. — Ferdinando re di Aragona, Sicilia ecc. fa sapere di avere approvato e ratificato quanto sta nel n. 210 e ne promette 1’ osservanza (v. n. 213 e 216). Data a Ventosilla. — Sottoscritta dal re e da Michele Perez d’Almazan. 215. — 1511, ind. XV, Ottobre 31. — c. 170 t.° — Istrumento in cui si dichiara che il doge e la Signoria, in seguito al breve n. 209, assolsero Bernardo de’ Rossi vescovo di Treviso dagli oblighi contratti col n. 187. Data nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni due segr. due. 216. — (1511), Novembre 13. — c. 171 t.° — Enrico Vili re d’Inghilterra e di Francia, fa sapere che, a richiesta del papa, entra a far parte dell’alleanza conclusa come nel n.,210, ratificando quel documento e promettendone l’osservanza (v. n. 214, 218 e 235). Data a Westminster (a. Ili del r.). — Sottoscritta da Porter. 217. — 1511, ind. XV, Novembre 18. — c. 189. — Avendo Troilo Savelli ottenuto scioglimento della condotta n. 192, restò debitore alla Signoria di 3400 ducati che promise di rimborsare entro quattro anni in rate annuali di 1000 ducati, 1’ ultima di 400, vincolando ad ipoteca tutti i suoi beni con lunghe forinole assicuratone. Fatto nel palazzo due. di Venezia. — Testimoni: Pietro da Bibbiena e Francesco da Fiano. — Atti Gio. Iacopo Caroldo. 218. — 1511, Novembre 26. — c. 171. — Il doge fa sapere di avere colla Signoria e i competenti consigli ratificato quanto sta nel n. 210, e ne promette l’osservanza (v. n. 216 e 229).