34 COMMEMORI ALI, LIBRO XVI 127. — 1498, ind. I, Agosto 1. — c. 111. — Istrumento con cui si rinnova per mi anno ed uno di rispetto la condotta di Giovanni Bentivoglio, rappresentato da Jacopo de Gambaro (procura 6 luglio in atti di Alessandro Butrigari e Petronio de Stavelo ambi di Bologna), ai servigi di Venezia, collo stipendio di 10000 ducati d’oro l’anno, in 12 rate. Fra le condizioni si pattuisce: se le milizie del Bentivoglio prendessero luoghi appartenenti al comune di Bologna, essi saranno, col consenso di Venezia, restituiti a questo; durante la ferma la republica prende in protezione gli stati del Bentivoglio; se questi morisse durante la stessa, gli succederanno i suoi tigli laici. Egli manterrà 100 armigeri, con facoltà di annoverarvi 20 balestrieri a cavallo, due dei quali conteranno per un armigero. Fatto in Venezia nella nuova sala d’ udienza del doge. — Testimoni due segretari due. — Atti Bernardino Ambrosi. 128. — 1498, Agosto 5. — c. 146 t.° — Breve di papa Alessandro VI al doge. In seguito ad uffici dell’ oratore Pietro Cappello ed alle notizie che i turchi dalla Bosnia e dalla Croazia tentavano penetrare verso 1’ Austria e la Germania, il papa scrisse a quei principi ed agli elettori dell’ impero por mezzo del suo nunzio vescovo di Concordia (Lionello Chiericati). E benché ciò non sia nelle consuetudini della Curia romana, concede alla Signoria di esigere due decime intiere, una all’anno, durante la guerra contro i detti infedeli (v. n. 157); per la quale promette ogni possibile aiuto. Dato a Roma presso S. Pietro. — Sottoscritto da Adriano. 129. — 1498, ind. I, Agosto 7. — c. 118 t.° — Istrumento della condotta di Guid’ Ubaldo duca di Urbino ai servigi di Venez'a> stipulata da Alvise Bragadino proc. di S. Marco savio del consiglio e Giorgio Cornaro savio di Terraferma, per la Signoria, col procuratore d’ esso duca nominato nel n. 124, per un anno ed uno di rispetto, con titolo di governatore delle milizie di Venezia, e con dipendenza dai soli provveditori o commissari di quella; collo stipendio di 27000 ducati d’ oro 1’ anno, mantenendo 250 armigeri (fra i quali 100 balestrieri a cavallo per 50 armigeri). Il duca è accolto, durante la ferma, sotto la protezione di Venezia con tutti i suoi domini; servirà in Italia contro chiunque; farà la mostra ad ogni richiesta, ecc. (v. n. 154). Fatto nella saletta nuova del palazzo ducale di Venezia. — Testimoni: Gaspare dalla Vedova, Bernardino Bedaldo e Pietro Zantani, segretari due. — Atti Tomaso Freschi. 130. — 1498, ind. I, Agosto 17. — c. 121. — Astorre di Guido, con licenza di questo, Carlo di Oddone e Federico di Grifone, tutti Paglioni di Perugia, danno tacolta a Paolo da Foligno, dott. da Rovigo, e Giov. Ubaldo de Castro, segr. del conte di Pitigliano, per negoziare la condotta dei detti signori ai servigi di Venezia (v. n. 131). Fatto nella rocca di Spello. — Testimoni : Dionisio Mariani da Cascia, can-