DOGE AGOSTINO BARBARIGO 9 come rappresentante del papa), per sei anni ed uno di rispetto, con 200 armigeri (da 4 cavalli 1’ uno) e 70 balestrieri a cavallo. I conducenti assumono, durante la condotta, in protezione il Borgia con tutti i suoi beni, e gli pagheranno 33000 ducati (da 10 carlini) l’anno in 10 rate dal 1 Maggio. Farà la mostra a richiesta dei conducenti e comincierà da essa a decorrere lo stipendio. Il Borgia colle sue milizie potrà stanziare negli Stati papali ed ubbidirà con esse al papa, in Italia, con obbligo però di mandare le dette milizie in aiuto di quello dei conducenti che, avendo guerra, gliele chiedesse tutte o in parte ; se fosse richiesto da entrambi, ne manderà met^a ciascuno, servendo in persona o mediante abile sostituto. Sarà esente da pagamento di agio, ritenute ecc. In caso acquistasse terre, castella ecc. di nemici dei conducenti, le consegnerà a questi, tenendo per se tutti i mobili, prigionieri e bestiami, trattine i sudditi di quelli e dei loro amici, coi loro beni, e le persone insigni e i ribelli dei conducenti stessi, che ne disporranno verso competente taglia. Nè il Borgia nè i suoi potranno, durante la ferma, essere inquisiti dai magistrati dipendenti dai due conducenti per delitti commessi in addietro, trattine i casi di lesa maestà; ed egli sarà solo giudice delle sue milizie, tranne in presenza di quelli o dei loro provveditori, capitani o commissari. Fatto in Venezia, nella camera inferiore di udienza del palazzo ducale. — Testimoni : Bernardino Figini segretario degli oratori milanesi e Bernardino Be-naldo e Nicolò Aurelio, segretari due. — Atti Bernardino Ambrosi. 11. — 1495, Maggio 18. — c. 14 t.° — Ferdinando ed Isabella re e regina di Castiglia, Aragona ecc. dichiarano di ratificare il trattato n. 4 (v. n. 7 e 14). Data a Madrid, — Sottoscritta da Michele Perez d’ Almazan regio segretario. 12. — 1495, ind. XIII, Maggio 18. — c. 30 t.° — Il doge co’ suoi consigli dà facoltà a Sebastiano Badoaro cav., oratore a Milano, di negoziare e conchiudere la condotta di Giovanni Bentivoglio ai servigi di Venezia e del duca di Milano. Fatto nella sala vecchia, del Magg. Gons. in Venezia. — Testimoni ed atti come nel n. 9 (v. n. 18). 1495, Maggio 20. — V. 1495, Maggio 21, n. 13. 13. — 1495, ind. XIII, Maggio 21. — c. 10 t.° — Istrumento della condotta del conte Bannuccio Farnese (rappresentato come nell’ allegato) con 600 cavalli (ogni corazza composta d’ un capo lancia, due piati e due saccomani), collo stipendio consueto di lire 500 di picc. 1’ anno per corazza; nei 200 cavalli aggiunti ora alla vecchia condotta tenga, invece di 7 armigeri, 14 balestrieri a cavallo. E perchè possa conservare la razza di cavalli che tiene a Boma, gli si assegneranno tasse per 100 cavalli nel territorio di Treviso. La ferma è per due anni dal 1.° Giugno e per uno di rispetto, e servirà dove gli sarà ordinato. Fatto nella sala nuova di udienza del palazzo ducale di Venezia. — Testi- COMMEMORIAl.I, TOMO VI