98 COMMEMORIGLI, LIBRO XIX chele da Ponte, Demetrio Sabadino segr. due. e Gaspare Colb famigliare del detto rappresentante. — Atti Giov. Battista Andriani. Altra copia sta a c. 110. 1508, Maggio 19. — V. 1508, Giugno 6, n. 159. 158. — 1508, Giugno 4. — c. 114 t.° — Paolo di Liechtenstein, non potendo, per causa di malattia, intervenire alle trattative a cui era chiamato dall'allegato A dei n. 159, delega i suoi poteri ai colleglli nominati in quel documento. Fatto in Bolzano. 159. — 1508, Giugno 0. — c. 112 t.° — Convenzione in cui i plenipotenziari di Massimiliano imperatore dei Romani nominati nell’ all.1' A, anche pel loro collega Paolo di Liechtenstein (v. n. 158), e quello del doge e della Signoria di Venezia (v. all.0 B), per far cessare la guerra fra i due potentati, pattuiscono : per tre anni da oggi sarà tregua fra le due parti, le quali, appena proclamata la presente, desisteranno da ogni specie di ostilità. S’ intenderanno inclusi nella presente, per parte dell’ imperatore: il papa Giulio II, i re di Ungheria, Aragona, e Inghilterra, tutti i formanti parte del S. B. Impero, e tutti coloro eh’ esso sovrano crederà nominare entro tre mesi; per parte di Venezia: i re di Francia e di Aragona e i nominandi entro tre mesi. Ai sudditi di ognuno dei contraenti è assicurata la proprietà degli stabili che posseggono nei domini dell’altro: i medesimi avranno libertà e sicurezza di traffico e di transito come prima della guerra. La presente sarà publicata: nel campo imperiale presso Calliano e nel veneziano nella valle di Mori il 7 corr., in Trento e in Verona il 10, festa della Pentecoste, altrove ad libitum. I plenipotenziari si giurano vicendevolmente 1' osservanza della presente (v n. 160). Fatta nel monastero di S. Maria delle Grazie presso Arco. — Sottoscritta e munita dei loro sigilli dai plenipotenziari suddetti. — Atti Cristoforo Hofman segr. dell’ imperatore e Gian Iacopo Caroldo segr. due. veneziano. Allegato A : 1508, Marzo 26. — Massimiliano eletto imperatore dei Bomani e di Germania, re di Ungheria, Dalmazia e Croazia ecc., arciduca d’ Austria, duca di Borgogna, del Brabante, conte palatino ecc., allo scopo di far cessare la guerra a cui lo aveva costretto Venezia opponendosi alla di lui andata a Roma per la incoronazione, dà facoltà a Giorgio (Neideck) vescovo e principe di Trento, a Paolo di Liechtenstein barone di Castel Corno, maresciallo del governo in Inn-sbruck e capitano in Rattenberg sull’ Inn, Nicolò signore di Firmian capitano in Ortenburg e maggiordomo di Bianca Maria moglie d’esso imperatore, Cipriano de Sarnthein cancelliere del governo in Innsbruck e vicecancelliere imperiale, Enrico de Knoringen commendatore dell’ ordine di S. Maria dei Teutonici nel baliaggio dell’ Adige e Giorgio di Waltenhoffen capitano di St. Michselsburg, di