DOGE PIETRO I.ANDO 241 ora governata da Alessandro de’ Ferali, e a richiesta pure del doge e della Signoria di Venezia, accorda a questi ultimi l’esclusivo giuspatronato sulla chiesa stessa con facoltà di presentare i nuovi pievani, con esclusione di qualunque altro, annullando qualsiasi titolo anteriore che i parrocchiani od altri potessero vantare, e malgrado della concessione a quelli fatta da Clemente VII che viene revocata. Tutto, ciò avendo il Valiero speso 2000 ducati nella casa canonica ed avendo la chiesa un reddito di 80 due., d’ oro di camera. Data a Roma presso S. Pietro, a. Vili del pont. (IX hai. Jun.). — Sotto-scritta da Tomaso (Campeggi) vescovo di Feltre. 59. — 1542, ind. XV, Aprile 30. — c. 52. — Il doge dichiara (in volgare) che, in seguito al giuramento prestato da Solimano sultano per l’osservanza del n. 43, confermato da Jonus bel inviato di quel sovrano, dopo riferito il trattato stesso, ne giura solennemente in presenza del detto inviato l’osservanza per parte di Venezia (v. n. 62). Data nel palazzo ducale di Venezia. — Sottoscritto dal doge e da Girolamo Alberti segretario. Segue annotazione che 1’ originale, munito di bolla d’ oro massiccio pendente da cordoncino di seta cremisina e d’ oro, fu posto in una borsa di raso cremisino, e consegnato a Jonus bei dopo che il doge ebbe giurato sul vangelo. 60. - 1542, ind. XV, Agosto 12. — c. 53. —■ Il doge cede un credito di ducati 993, carlini 1, che la Signoria teneva verso Gabriele Bianca per negoziazioni in biscotti, a Gaspare Besalù console veneto in Napoli creditore per salnitro fornito. Fatto in Collegio a Venezia. — Testimoni : Gian Antonio Novello e Febo Cappella, segretari due. 61. — 1542, Settembre 26. — c. 54. Versione in volgare di quitanza fatta da parecchi turchi soggetti a Caireddin pascià, per aspri 25000, pagati, parte in oro e parte in stoffe e vesti, da Girolamo Zane bailo veneto in compenso di danni dati da veneziani presso Cerigo a due galeotte provenienti daila Barberia. 62. — 1542, Ottobre 4. — c. 53 t.° — Versione in volgare di lettera di Solimano sultano dei turchi al doge. Esorta a stringere maggiormente 1’ amicizia di Venezia colla Francia; Jonus bei gli riferì del giuramento prestato come al n. 59, dei rapporti tesi fra la Signoria e la Spagna alla quale quella promise non darà aiuti ; delle buone relazioni fra i veneziani e i sudditi francesi di Marano (lagunare), e termina insistendo sull’ amicizia colla Francia. Data a Costantinopoli (v. nT71). 63. 1542, Ottobre 28. — c. 57. — Breve di papa Paolo III al doge. In seguito ad ufficio tatto dall’ oratore veneto Gabriele Veniero, perchè il Vicario COMMEMORIALI, TOMO VI 31